
IL POPOLO
Fondato nel 1923 da Giuseppe Donati



Possono essere di conforto le parole di Giovanni Spadolini, laico, storico e giornalista che da Presidente del Consiglio scrisse: “oggi più che mai l’insegnamento che De Gasperi seppe trasmetterci e l’esempio che riuscì a dare alla nostra classe politica ci rende responsabili di fronte al paese; l’attaccamento alle Istituzioni, il senso dello Stato, il rispetto di ogni ideologia, l’accettazione di diverse esperienze che distinsero la sua opera, devono farci meditare ed indicarci la via da seguire”.
L’ISTAT ha rilevato ieri che rispetto al 2020 vi sono 945.000 posti di lavoro in meno dopo 12 mesi dall’inizio della pandemia. Su quasi un milione di posti persi, 218 mila si riferiscono a dipendenti stabili (i cassaintegrati fanno di parte di questa cifra), 372 mila a dipendenti precari, mentre gli altri 355 mila sono lavoratori autonomi. Come ho commentato a caldo ieri, la pandemia colpisce soprattutto i più fragili tra i diversamente tutelati e il terzo stato produttivo.
Biasimare certi cittadini per la loro superficialità politica, è un atto di onestà. Ci sarà stato come un vento di felicità quando la parola democrazia iniziò a prendere posto in ogni lessico e a introdurre la grande cultura della libertà. Nei tempi moderni, sembra però che il concetto di libertà non sia vissuto in modo assennato e si assiste ad un uso un po’ scriteriato della parola. C’è chi, interpretando la libertà in modo narcisista ed eccentrico, si sente come “illuminato” su tutto.
A seguito della recente riunione della Federazione Popolare dei democratici cristiani il Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana informa che venerdì 18 dicembre p.v. si riunirà la Direzione Nazionale del Partito per le opportune valutazioni e per le conseguenti scelte politiche e operative. Renato Grassi ritiene che ogni auspicata e più ampia aggregazione possa, in ogni caso, realizzarsi attorno al simbolo dello scudo-crociato e con una chiara matrice democratico-cristiana.
Il 18 agosto ha luogo a Pieve Tesino (Trento) la Lectio degasperiana, il grande evento pubblico che la Fondazione De Gasperi di Trento organizza per onorare la memoria dello Statista trentino nel suo paese natale nei giorni dell'anniversario della sua morte. Quest'anno, 18 agosto 2020, la lectio è stata tenuta dalla Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Una occasione per rileggere la nostra storia costituzionale con uno sguardo rivolto al futuro, così da confermare che la strada dei diritti non può mai essere separata da quella dei doveri di solidarietà che ogni cittadino assume di fronte alla comunità.
La pandemia COVID-19 e le misure restrittive per il contenimento dell’infezione (confinamento, chiusura delle scuole, distanza interpersonale) hanno rivoluzionato la vita soprattutto degli adolescenti, modificando abitudini, ritmi, assetti di vita. L’assenza di attività scolastiche, ricreative, ludiche e sportive ha costretto alla permanenza forzata in casa di migliaia di ragazzi e ragazze, con ripercussioni psicologiche ancora difficilmente quantificabili.
La Regione Veneto ha oggi in disponibilità 150.000 dosi e altre ne verranno ai primi di aprile. In due mesi si può vaccinare tutta la popolazione, ridare piena attività a scuole ed Università ed organizzare la gestione di un turismo sicuro con il previsto passaporto vaccinale europeo e quindi Venezia la prima Città che si organizza ad accogliere il turismo "vaccinato creando anche un indotto economico nei Territorio regionale. Vogliamo provarci?
Al mercato centrale coperto di Rimini i cachi di Longiano vengono due euro e cinquanta alla confezione. Da Longiano, situato sulle colline romagnole tra Rimini e Cesena non lontano dalla via Emilia, veniva anche Giulio Moderati (di cui all’Archivio di Stato parlano Loris Bagli ed Oreste Delucca) ed ora viene Egisto Quadri l’ultimo comunista, impersonato da Maurizio Ferrini. Questi è un autore che va letto rigorosamente stando in Romagna, per capirne tutte le sfumature ed immergersi nello spiritus loci che ne caratterizza l’opera. Se il paese di riferimento di Emma Coriandoli è un’immaginaria Bagnacavallo, dove per strada si canta la novità Nilla Pizzi, le tivù sono ancora in bianco e nero e si diventa maggiorenni a ventun’anni, il paese dell’ultimo comunista è Longiano.
“Inguaribile battezzatore”. Così Tom Antongini, che fu suo segretario, definiva il poeta Gabriele d’Annunzio per quella sua manìa di modificare nomi, e soprattutto di dare nomi nuovi alle persone che lo interessavano. Innumerevoli furono infatti i nomi dati da d’Annunzio alle sue innumerevoli donne. “Uno dei suoi primissimi, quasi fanciulleschi amori – ricorda ancora Antongini – fu per una contadinella che egli chiamava Splendore; ed era biondissima”, né va dimenticata la Calcinella, “quella che sotto il nome di Lilia, è cantata da lui nel Primo Vere”. Un altro, meno riconosciuto, “battezzatore” fu Luciano Rispoli, maestro dell’amico Mariano Sabatini,
Ci siamo già occupati, su queste colonne, di Emiliana Zecchini. Nata a Roncegno prima di sette figli, dopo aver frequentato il liceo classico “Prati” a Trento divenne assistente sociale diplomandosi nel capoluogo trentino, presso la Scuola superiore regionale di servizio sociale, nell’anno accademico 1950-1951. La sua dissertazione, presentata da Antonia Pruner, verteva sulla crisi degli alloggi nel dopoguerra e sulle sue ripercussioni sociali.... Troviamo inoltre il nome di Emiliana in “Strana gente” di Goffredo Fofi, un diario tra Sud e Nord nell'Italia del 1960, a proposito del “lavoro di comunità”.