
IL POPOLO
Fondato nel 1923 da Giuseppe Donati

In merito alla riunione della Federazione dei Democratici Cristiani il Presidente del Consiglio Nazionale della DC sen. Renzo Gubert ricorda l'impegno assunto in Assemblea dal presidente Gargani di procedere a una consultazione dei Soci sulla scelta del simbolo. Ricorda che nell'ultima Assemblea della Federazione si era deciso di partecipare alle elezioni regionali e procedere, almeno fino a fine 2020, come Federazione. Contesta l'insistenza di inserire nel simbolo il logo UDC, che è uno dei partiti federati. Contesta, inoltre, il riferimento nel logo al partito popolare che non evoca orientamenti di etica sociale attinenti alla tutela della vita umana, della famiglia, dell'educazione e alla questione antropologica. Valori che - al contrario - l'identità della Democrazia Cristiana comprende e promuove in modo esplicito.
Celebriamo ancora una volta il messaggio di don Luigi Sturzo che ci vede da tempo convintamente impegnati a unificare forze politiche ed associazioni che pur con varie denominazioni si richiamano alla cultura democristiana e cristiano sociale. Vogliamo costruire una casa comune, una aggregazione unita e plurale articolata democraticamente, e rispettosa dei contributi identitari delle varie componenti.
Nasce la Federazione popolare dei democratici cristiani. A celebrare il battesimo ufficiale, nell’auditorium Aldo Moro di via Campo Marzio, esponenti storici della DC. L’atto costitutivo è stato firmato davanti al notaio. Nessun amarcord, ma una rivendicazione dell’orgoglio identitario della Dc. Vedi la nuova versione del Regolamento provvisorio
E’ stata celebrata l’Assemblea per la costituzione della Sezione Trentina della Democrazia Cristiana. Sono stati eletti il Segretario politico regionale, i Membri della Direzione e i Delegati per il XX Congresso. Ritorna, finalmente, la Democrazia Cristiana nella terra di Alcide De Gasperi
Nel ricordo del monito di Alcide De Gasperi: “solo se saremo uniti saremo forti, solo se saremo forti saremo liberi", si intende con urgenza costruire un nuovo centro politico cristiano democratico, popolare, liberale e riformista, come il naturale argine alle posizioni radicaleggianti di sinistra e alle posizioni sovraniste e populiste.
L’agenzia di stampa AdnKronos ISSN 2465 – 1222 ieri 07 luglio 2018 alle ore 17:53 ha battuto una notizia che, per amore di semplice realismo, riferiamo con una postilla.
Molti fatti e accadimenti del nostro tempo denotano un vuoto di etica e di morale che fonda le sue radici in una sbiadita concezione antropologica.
Come Diogene sembra urgente mettersi alla ricerca ... dell’uomo.
In una recente intervista televisiva Papa Francesco ha auspicato con decisione la necessità di "riabilitare politica". Questo è un problema urgente allorquando anche le istituzioni franano e la corruzione inquina perfino alte cariche dello Stato.
Molti Paesi hanno imboccato la strada di sistemi illiberali, svuotando le istituzioni di democrazia rappresentativa. Ogni decisione appartiene alla classe di governo eletta,spesso, da leggi elettorali che stravolgono la rappresentazione della società. Un insulto! Vi è una frenesia diffusa tesa a ridimensionare il ruolo dei Parlamenti,ridotti a strutture di facciata non decidenti.
Lo scenario internazionale è in continua evoluzione e non mancano le sorprese. Sullo sfondo di conflitti tragici e in espansione, sono in atto progetti di assestamenti geopolitici fra leaders che occupano il centro della scena. La diplomazia non è riuscita a porre termine alla carneficina dall’Ucraina e del medioriente. Dopo Gaza,l’intervento di Israele e di USA sull’Iran,con l’obiettivo dì distruggere i siti nucleari, costituisce una svolta per nuovi equilibri fra Paesi ieri contendenti, oggi meno.