
IL POPOLO
Fondato nel 1923 da Giuseppe Donati

Da quando il leader della Cgil, Maurizio Landini ha usato quella espressione: “rivolta sociale”, non passa giorno che non si trovino commenti contrastanti. L’Enciclopedia Treccani definisce rivolta come “L’azione e il fatto di rivoltarsi contro l’ordine e il potere costituito (è più che sommossa, ma indica azione più improvvisa e meno estesa e organizzata rispetto a rivoluzione).
La grande attualità del pensiero di don Luigi Sturzo! C’è ancora una grande attualità nel pensiero di Sturzo. Quel grande patrimonio di insegnamenti resta una riconosciuta pietra miliare per chi si avventura nell’agone politico. Mentre è diffusa l’idea che quelle analisi sociologiche che circostanziano i suoi giudizi su bene comune e dialettica democratica sono ancora dense di sviluppi non del tutto esplorati. Ed è un dato di fatto che ogni riflessione sul pensiero del fondatore del popolarismo diviene ulteriore occasione di arricchimento e rafforza il sentimento democratico.
Facciamo l'elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni. Tutti costoro furono onorati dai loro contemporanei, furono un vanto ai loro tempi. Di loro alcuni lasciarono un nome, perchè se ne celebrasse la lode" (Sir 44, 1-2, 7-8). Sono queste le parole del Libro del Siracide che hanno orientato la pubblicazione del volume "Scuola di Democrazia Cristiana". Mentre l'avv. Luigi Rapisarda ha salutato l'iniziativa con queste parole: "Un’opera preziosa, e unica, che esalta, nelle pagine valorose de Il Popolo la magnificenza delle tante eminenti personalità che fecero grande la DC, e l’Italia. Sarà un compendio imprescindibile per formare seriamente una valida classe dirigente". Sarà necessario avere pazienza per qualche tempo affinché venga capita l’importanza della Democrazia Cristiana nella storia dell'Italia. In tutto il periodo che ha guidato il paese è stato esempio e scuola di democrazia.
C’è stasera, a conclusione di una tre giorni nei quali, ad iniziativa della nuova DC siciliana, si sta svolgendo la festa dell’Amicizia, un importante tavolo di confronto tra esponenti rappresentativi, delle forze politiche che sostengono, questa coalizione di destra centro. Tra essi si contano diversi protagonisti di quei partiti, di epoca post democristiana, che nel corso del, cosiddetto, ventennio berlusconiano, hanno rappresentato pezzi significativi di quell’area sociale e politica che faceva riferimento a visioni liberali e moderate delle coalizioni di governo guidate dal Cavaliere.
E così, Israele ha reagito. Cento aviogetti hanno prima bombardato la Siria e l’Iraq, colpendo i depositi militari degli Hezbollah. Poi, sono passati sull’Iran, anche qui colpendo solo le basi militari. Gli impianti petroliferi e quelli nucleari sono stati esclusi. I rischi erano troppo grossi per il mercato petrolifero e per gli effetti della radioattività. Non è stato un massacro, solo danni materiali. La difesa aerea iraniana è stata accecata e resa impotente. Certo, Khamenei minaccia ritorsioni, ovviamente, ma si ha la sensazione che il gioco del rimpiattino è finito. L’Iran è indifeso contro Israele che può colpirlo quando e come vuole.Il prestigio iraniano è sceso in basso.
Prendo spunto dall’articolo del 13 scorso su IL DOMANI D’ITALIA, di Giorgio Merlo dal titolo: “Il Popolo, la nostra gloriosa testata manca all’appello”, che ha fatto da falso presupposto a un appello, oggi quanto mai necessario, circa la doverosa ricomposizione dell’area politica dei cattolici. Pur nella condivisibile esigenza di dare una forte accelerata al processo in atto, che soffre da tempo una fase di stallo, è sembrato ingeneroso e sorprendente l’ignorare, da parte dell’autore, la fervida nuova vita del glorioso giornale della Dc (“Il Popolo”) nella mise editoriale online, www.ilpopolo.cloud, divenuto punto di riferimento, da più di cinque anni di quella parte cattolica che ha ridato vita alla Democrazia Cristiana.
Caro Giorgio Merlo, quanto da te denunciato sulla fine della pubblicazione de Il Popolo con l’articolo pubblicato su Il Domani d’Italia (Il Popolo, la nostra gloriosa testata manca all’appello), appare sacrosanto da un lato e, quanto meno ingeneroso, dall’altro. La voce de Il Popolo è ancora presente e vive in mezzo a noi, pronta a raccogliere la voce di quanti sentono di appartenere alla vasta realtà culturale, sociale e politica della DC e dei Popolari. Non so se, quando e chi potrà scrivere la parola fine sulla vergognosa vicenda della spartizione illegittima dei beni della DC storica (Il Popolo e La Discussione compresi), so, però, che Il Popolo on line www.ilpopolo.cloud è oggi lo strumento indispensabile per dar voce, in piena libertà, a tutti noi ”DC non pentiti”. Lunga vita, dunque, a Il Popolo, ora come allora.
Il Santo Padre Francesco ha indetto per il prossimo lunedì 7 ottobre, viglia della Beata Vergine di Pompei, primo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas a Israele, una giornata di orazione e digiuno per invocare il dono della pace. Il Papa ha chiamato alle “potenti armi spirituali” del digiuno e della preghiera i credenti dell’Orbe per implorare da Dio il dono pace in un mondo sull’orlo dell’abisso.
Il 19 agosto 2024, 70.mo anniversario del ritorno alla Casa del Padre del servo di Dio Alcide De Gasperi ha segnato una tappa importante. Il Vice Gerente del Vicariato di Roma, l’arcivescovo Baldassarre Reina ha celebrato la messa di suffragio nella basilica di San Lorenzo al Verano in Roma e ha annunciato: «Siamo consapevoli che la celebrazione di quest’anno assume un significato particolare poiché si sta per chiudere la fase diocesana del processo di beatificazione; la raccolta e lo studio delle testimonianze e degli scritti del presidente De Gasperi danno forma a una esemplarità di vita a tutto tondo in cui spiritualità, impegno politico, visione del futuro e servizio alla chiesa si intrecciano in una sintesi davvero evangelica che non è soltanto pratica di fede ma dimensione autentica di essa». La notizia ci riempie di gioia anche perché ne eravamo all’oscuro.
Per la Lectio Degasperiana 2024 la Fondazione ha chiamato il trentino Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, a riflettere sul carattere profetico della figura di Alcide De Gasperi. Una Lectio degasperiana dai risvolti originali, in cui l’analisi storica incontra le suggestioni della sapienza biblica nel delineare il carattere quasi profetico dell’esperienza degasperiana. Con passo sicuro, attraverso sentieri mai battuti prima e coinvolgendo tutte le forze antifasciste e democratiche, De Gasperi ha guidato il Paese verso una nuova stagione della democrazia. Il senso della profezia degasperiana