Ho  sollecitato l’apertura  del  confronto  all’interno  della DC  e  della  Federazione  Popolare DC  partendo  dalla  convinzione  che  per  superare  l’attuale  frammentazione,  prima  della  scelta  delle alleanze, sia necessario trovare la condivisione sui contenuti di un programma in grado  di rispondere alle attese del “terzo stato produttivo” e della “povera gente”; di coloro ,cioè, che  sono i riferimenti naturali di un partito e/o di una federazione di partiti ispirati dai valori del  popolarismo e della dottrina sociale cristiana. 

Avevo già inviato agli interessati una bozza di programma articolato che, per la verità, non ha  suscitato alcun riscontro. Ho replicato nei giorni scorsi ripresentando, come priorità, le scelte  in materia  di  politica  economica  e  finanziaria, indispensabili  per  contrastare il  dominio  dei  poteri  finanziari  che,  come  gli  hedge  funds  anglo  caucasici/kazari, hanno  la  sede  operativa  nella City of London e quella legale nello stato USA del Delaware, a tassazione fiscale zero. 

Va  ricordato,  infatti, che  da  documenti  de-secretati  e  da  rilievi  matematici  confermati  dal  Ministero dell'Economia delle Finanze sull'assetto di controllo delle banche quotate italiane (  risposta  del  Ministero  all’interrogazione  parlamentare  dell’On  Villarosa  (M5S)  nel  Febbraio  2017) maggiori azioniste di Banca d'Italia con 265 voti su 529, da parte , attraverso le SUB 

DELEGHE conferite agli avvocati (avv. Cardarelli, ..) dello studio legale Trevisan di viale Maino – Milano,  risultano una  decina  di  fondi  petroliferi  nonché  speculatori  finanziari  georgiani/  arzebajani  di  antica origine  tedesca  (Vanguard,  State  Street,  Northern  Trust  ,  Fidelity  ,  Jp  Morgan Trust, Black Rock, Bnp Paribas Trust, Franklyn Templeton e il loro fondo immobiliare  comune  Black  Stone,  già proprietario  di  quasi  tutti  gli  outlet  village  in  Italia  e  di  oltre  1  MILIONE di mq di centri logistici sempre in  Italia), cd ariani o KAZARI o askenazita-kazari  ,  indagati dal 15 Gennaio 2018 anche dalla Procura di New York e dallo Stato di New York per  PROCURATO  DISASTRO AMBIENTALE  e  per  avere  fermato  lo  sviluppo  dell'energia  solare,  hedge  fund  e  come  tali,  unici fondi  al  mondo  autorizzati  a  compiere  amorali  ,  immorali,  illegittime  VENDITE  ALLO SCOPERTO  (presa  in  prestito  di  titoli  di  società  terze  a  loro  insaputa per venderli al fine di farne crollare la quotazione, per acquistarli a prezzi stracciati  ad  ogni  programmato settennale  avvenuto  crollo  della  borsa  di  Milano,  da  quando  dal  1992/93, abolita purtroppo in 

Italia la separazione bancaria tra banche di prestito e banche speculative a causa del decreto legislativo n. 481 del 14 Dicembre 1992 firmato da Amato e Barucci, essi imperano , crolli della borsa di Milano infatti avvenuti ogni circa sette anni 1994, 2001, 2008, 2016, crolli che hanno impoverito circa 20 milioni di piccoli azionisti italiani che hanno perso tutti i loro risparmi ) definiti fondi speculatori anche dal D.M. del Tesoro n. 98/1999. Trattasi di decreti già emessi, non disegni di legge, decreti che comprovano l'avvento in Italia dal 1992/93 di questi fondi speculatori con sede legale nella City of London , proprietari della City  of  London,  e  sede  fiscale  nel  PARADISO  FISCALE  del  Delaware  come  dimostrato  dalla Relazione della SEC (organo di vigilanza della borsa degli Stati Uniti, indipendente dal 2001). Fondi  speculatori  che  il  sito  governativo  britannico  beta.companieshouse.gov.uk  ha dimostrato che le società che essi controllano appartengono a TRUSHELFCO, DIKAPPA più un numero  delle  sette  famiglie  kazare,  georgiane/arzebajane  di  antica  origine  tedesca  dei Rothshild,  J.P.  Morgan,  Warburg,  Walker  Bush,  Rockfeller,  Jeferson  Clinton,  Johnson, convertiti  all'ateismo  nel  1820  per  poter  usufruire  senza  limiti  e  remore,  con  l'invenzione della trivella, ancora del business del petrolio che era terminato in superficie nel 1400 dopo Cristo in Georgia/Arzebajan decretando la fine dell'impero KAZARO (600 avanti Cristo -1400 dopo Cristo), un impero inspiegabilmente cancellato dagli inventori kazari delle tipografie, dai libri storia occidentali, ma ben presente nei libri di storia dell'Armenia, dell'Ucraina.

Senza  questa  premessa  non  si  comprenderebbero le  ventidue  proposte in materia  di  scelte  economico  finanziarie sulle  quali ho  invitato  a  discutere  gli  amici  del  partito  e  della  Federazione popolare DC. 

Sino  a oggi  sono  intervenuti  alcuni  amici  che  hanno  condiviso  le  mie  indicazioni,  ma non  sono mancate le  critiche  di altri, come gli amici Rapisarda e  Palumbo,  o le  osservazioni  più  bonarie di Elisabetta Campus e Renzo Gubert. 

Le critiche riguardano o l’oggettiva incapacità di portare avanti questa sfida, considerando la  nostra consistenza operativa sul piano politico organizzativo e nulla su quello istituzionale (Palumbo); o  l’aver “volato  troppo  in  alto” rispetto  ai  bisogni  e  alle  attese  concrete  degli  elettori (Rapisarda). 

Quanto  al  primo  rilievo  non  posso  che  condividerlo:  così  come  siamo, ancora  vittime  della  persistente  Demodissea della  diaspora  DC,  la  mia  proposta  ha  soprattutto  la  funzione  di  favorire  il  confronto  nell’ampia  e  disarticolata  area  politica  dei  cattolici  democratici  e  cristiano  sociali,  al  fine  di  ricercare  innanzi  tutto un  accordo  sui  contenuti,  rinviando solo  dopo  la  scelta  delle  alleanze.  Una  scelta  inevitabilmente  condizionata  dal  tipo  di  legge  elettorale  che, alla  fine,  sarà indicata  dal governo e votata dal Parlamento. Su  tale  punto  ho  chiarito più volte che, se restasse la legge maggioritaria, nessuna possibilità di riunificazione  sarebbe possibile, dato che in una scelta bipolare, i nostri potenziali elettori si dividerebbero  in  tre  parti:  una  parte  voterà  a  destra,  un’altra  parte  a  sinistra  e  molti  altri  finiranno  con  l’astenersi dal voto. 

Se passasse invece la legge proporzionale con sbarramento al 3 o 4% sarebbe indispensabile  unire  tutte  le  forze  per  non  fare  la  fine  dei  “polli  di  Renzo”. Forzare  il  confronto  volendo  anticipare  la  scelta  preventiva  delle  alleanze,  oltre  che  inefficace  non  essendo  ancora  certi  della legge elettorale, favorirebbe solo la divisione.  

Molto  più intrigante la  questione  sollevata  da  Rapisarda  secondo  cui  avrei  volato  troppo in  alto, rischiando una sorta di “manifesto  programmatico velleitario”…. 

Su  questo  rilievo  vorrei  dire  che  ho  ben  presente  che  i  problemi  da  risolvere  con  estrema  urgenza oggi, riguardano la ricostruzione della sanità pubblica, la digitalizzazione del Paese,  l’edilizia scolastica, la conversione energetica, la sicurezza idrogeologica del  territorio. Sono,  tuttavia, convinto che questi stessi problemi, sui quali si gioca la grande partita del lavoro e  dell’equilibrio  sociale  del  Paese, non  si  potranno  risolvere  con  le  sole  scelte  del  PNRR  indicateci  dall’UE,  se  non  si  affrontano  i  nodi  strutturali  economico  finanziari  come  quelli  evidenziati nelle mie proposte, le quali rientrano nella migliore tradizione culturale e politica  della DC e delle scelte fatte dalla Banca d’Italia guidata da Guido Carli, sempre difese dalla DC. 

 

Ettore Bonalberti