IL POPOLO

Economia



Ho avuto l’occasione di visitare, alcuni anni fa nella cattedrale di Dublino, la tomba dello storico ed economista Richard Whateley (1 Febbraio 1787 – 8 Ottobre 1863), il teorico del NOMA (Non Overlapping Magisteria), secondo cui “i magisteri non si sovrappongono”, e che per essere scienza, l’economia non deve mescolarsi all’etica e alla politica. Business is business. Conseguenza, come ben evidenziato dal prof. Stefano Zamagni della subordinazione della politica all’economia e di quest’ultima alla finanza, ossia l’essenza del trionfo del turbo capitalismo finanziario nell’età della globalizzazione.
Come tutti dovrebbero sapere, l’articolo 53 della Costituzione italiana recita: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” In parole povere, tutti sono obbligati a sborsare una certa quantità di denaro per contribuire alle spese che lo Stato deve sostenere per svolgere le proprie funzioni: provvedere al mantenimento dell’ordine pubblico, all’amministrazione della giustizia, all’organizzazione della sanità, della pubblica istruzione, della previdenza sociale e alla realizzazione delle opere pubbliche.
In un dialogo virtuale quattro giovani nel 1960 riflettono sull'economia di mercato misurata dal PIL. Nel 1960 l’idea di istituire il PILS come indice della ricchezza era condivisa dalla stragrande maggioranza dei giovani. A quanto pare, negli anni successivi fino ad oggi, 2025, nessuno dei giovani o meno giovani che fosse anche bravo in matematica ha tentato di tradurre in pratica l’idea.
Il primo partito politico in Italia, in termini di consensi, è il partito del non-voto. Molta gente non si reca più a votare, dopo avere preso atto che, qualunque cosa si voti, il voto risulta irrilevante e le decisioni politiche che contano (politica estera, economia, salute) sono sostanzialmente sempre le stesse. Altre persone si recano ancora a votare, per senso di responsabilità e di dovere, senza essere molto convinti dell’utilità del voto. Similmente alla categoria precedente, non si attendono che cambino realmente le cose per le decisioni politiche che contano.
Un bell’articolo su Avvenire di Giovedì 31 Luglio (Raiffeisen, come vincere la miseria con il credito cooperativo) ha ricordato la figura di Friedrich Wilheim Raiffeisen, politico tedesco, fondatore delle Casse cooperative di credito in Germania, un’importante iniziativa solidaristica che in Italia troverà il suo realizzatore in Leo Wollenberg, in Italia come in Germania quale strumento per superare la miseria contadina.
Un contributo autorevole e prezioso del prof. Paolo Maddalena, già Vice Presidente della Corte Costituzionale, sul progetto di economia cristiana che gli amici di World-Lab intendono sperimentare nel Veneto, patria del Beato Giuseppe Toniolo, ispiratore e collaboratore di Papa Leone XIII, il pontefice dell’enciclica Rerum Novarum. Il prof. Paolo Maddalena evidenzia i fondamenti costituzionali dell’economia solidaristica.
L' Economia è retta da due Paradigmi economici fondamentali (tertium non datur) i quali sono stati esplicitati, per la prima volta, da World-Lab, assieme alle Modalità economiche in cui si declinano (vedi La Dignità delle Nazioni, Amazon Giugno 2015, in IT, EN, FR, SP, RU). Questo sviluppo della Scienza economica consente di evidenziare le strutture dei principali sistemi economici rendendole accessibili al largo pubblico di chi si occupa di politica e, conseguentemente, di aspetti sociali. Questi spesso non hanno una chiara visione della correlazione intercorrente fra la struttura del sistema economico e gli effetti sociali che da questa dipendono.
Gli amici veneziani di WorldLab, con la loro proposta di ACAM (Accademia Conviviale di Arti e Mestieri), hanno favorito l’avvio di un dialogo costruttivo sulla condizione attuale in cui versa la società occidentale dominata dal turbo capitalismo finanziario, che ha prodotto una delle più drammatiche ingiustizie economico sociali della storia umana. Un manipolo di edge funds (fondi speculativi), con sede operativa nella city of London e fiscale nello stato USA del Delaware, a tassazione fiscale zero, subordinano gli operatori dell’economia reale e della stessa politica, mentre, in quella che fu il modello della società liberale, come gli USA, una casta di tecnocrati e miliardari sono direttamente coinvolti nel governo dello stato più potente al mondo, guidato da un presidente ondivago alla loro mercè.
Un manipolo di miliardari e di tecnocrati dominano il mondo occidentale. Da tempo è stato superato il principio del NOMA (Non overlapping magisteria) e l’economia finanziaria domina quella reale e la stessa politica; la crisi della globalizzazione fa emergere ovunque movimenti e partiti nazionalisti e sovranisti e la democrazia liberale. che abbiamo conosciuto in Europa e negli USA, è in grave pericolo. L’avvento dell’intelligenza artificiale, col dominio di pochi sui mezzi che la gestiscono a livello dei media, è destinato a sconvolgere le modalità di formazione e gestione della cultura e della raccolta e controllo del consenso.
Per un’autentica ed efficace politica riformatrice tale da contrastare e battere lo strapotere della finanza che ha sin qui reso subalterne ai propri obiettivi sia l’economia reale che la stessa politica, sia indispensabile compiere le seguenti scelte di politica economica-finanziaria.