IL POPOLO

Economia

Per Federico Carli, presidente dell'Associazione Guido Carli, "la soluzione al tema del debito sta nel ritorno alla crescita". Trecentosettemila miliardi di debiti contratti dall’economia mondiale. Governi, banche, famiglie e imprese. Nessuno escluso. Tutti hanno contribuito ad aumentare il passivo di 100 mila miliari rispetto ai livelli di dieci anni fa. Il dato è stato svelato nel rapporto trimestrale Global Debt Monitor dall’International Institute of Finance (Iif), anticipato dal Sole24Ore.
All’indomani della seconda guerra mondiale e con l’affermazione politica dei blocchi, da una parte il mondo comunista con le sue articolazioni (URSS [Stalin, Krusciov e successivi] - Maoismo – Titoismo – Hoxhaismo – Castrismo – Guevarismo – e le varianti asiatiche della Corea del Nord, Laos, Vietnam e quelle africane) e dall’altra il blocco occidentale, con l’inclusione del Giappone e con l’attenzione verso l’India come “la più grande democrazia del mondo” dopo l’indipendenza e, dopo il 1960, e l’inclusione di molti Paesi dell’Africa, il confronto non si misurava soltanto sulla politica o sull’economia o sulla ricerca scientifica o sulla potenza militare, ma anche sulla cultura della democrazia o sulle due culture della democrazia, che comunque esercitavano una influenza reciproca in un regime di competizione perenne.
Ho letto con interesse l’articolo di Lucio D’Ubaldo pubblicato l’8 Maggio su “Il Domani d’Italia” relativo al caso Moro (“La verità sul caso Moro scuote la coscienza della nazione”). Credo sia giunto il tempo di considerare le questioni economiche che concorsero in maniera, io credo, decisiva a quell’azione eversiva di “attacco al cuore dello Stato”. Aldo Moro, infatti, stava ledendo con la sua zione politica gli interessi delle grandi famiglie luterane di origine tedesco orientali (Rothshild/ Rockfeller/J.P. Morgan) di cui Kissinger è membro e rappresentante....
Ho avuto tempo fa il piacere di essere ospite a Orlando Florida di uno dei maggiori economisti americani il Ph dr. Fishkind con il quale abbiamo parlato di politica italiana e internazionale, dell’euro, di rapporti USA-Italia e della stessa Inteligence. Una persona colta, pacata di alto livello, grande gentiluomo. Abbiamo avuto una splendida conviviale e sono stato accolto con una cortesia insospettabile.
Questa volta l’articolo sarà criptico e per specialisti. Sono uso dire che chi ha poco da scrivere ha molto da dire. La crisi bancaria svizzera dimostra quanto sia inutile un eventuale intervento del MES. Finalmente lo si è capito dopo che sono anni che il sottoscritto lo va dicendo.
Sappiamo tutti le problematiche delle varie Finanziarie che si succedono comprese polemiche tra governo e opposizione. Mi ricordano tanto i piani Quinquennali della ex URSS. Or dunque, il presidente americano Carter introdusse al tempo con attuale vigenza la gestione di numerosi stati federali in zero base budget e attualmente in Europa viene usato dal Belgio. L’economia non va più in scala e i vecchi budget con i vari punti di pareggio possono trovare posto solo in soffitta.
Sant’Agostino, cultore e ideatore della semiologia ha segnato con i suoi trattati un pezzo di storia della Santa Chiesa e non solo. Perché dico ciò nel testo e contesto del titolo di oggi? Or dunque: gli appassionati di numismatica già sanno la patria storia che precedette il suddetto conio. Lasciamo quindi un velo di mistero, che sempre stimola il lettore curioso a ricercare la verità.
Come profondi cultori del pensiero del grande filosofo Jacques Maritain non potevamo, in un momento storico cosi particolare per la nostra Nazione, non tirare fuori dal cassetto del nostro sapere in suo magistrale pensiero. Il dramma che stiamo vivendo nel Paese prende le mosse proprio dalla mancanza di scuole politiche non partitiche. Unica che sappia è a Palermo tenuta dai Padri gesuiti e da dove sono usciti fior di statisti delle prima Repubblica. Solo la cultura, la conoscenza, il sapere possono riportare pacificazione nel nostro martoriato Paese. L’attuale ignoranza politica serba in sé la scintilla della violenza verbale e fisica alla quale tutti assistiamo.
Con questa frase si è espresso Sua Santità Papa Francesco. La situazione italiana non lascia sperare niente di buono. Occorre anzitutto una pacificazione nazionale che ancora a circa ottanta anni dalla fine della guerra non è stata mai fatta. Siamo ancora divisi ideologicamente mentre il nostro inno nazionale ci appella Fratelli d'Italia. Di questa assurda violenza ne risente la morale e l'economia. Di questa assurda violenza ne risente la morale e l'economia. Adesso basta, di danni il trattato Chiesa/Stato del 15 novembre 1984 ne ha già fatti abbastanza. Altro che stato laico ha portato situazioni particolari Esoteriche inculcando le sottilmf sottilmente e disgregando la famiglia.
Un tempo ebbi una coltissima discussione con il senatore Spadolini circa il motto Mazziniano Dio e popolo. Feci notare che un eventuale accento sulla e avrebbe cambiato totalmente di significato il motto. Partendo da questi presupposti viene spontanea una domanda circa le ultime elezioni politiche. L'alto astensionismo è pur sempre una manifestazione di volontà del popolo come direbbe Pannela.