IL POPOLO

Attualità

Tutti impegnati a seguire le drammatiche vicende delle guerre in Ucraina e a Gaza, stiamo dimenticando ciò che accade nel mondo dove è in atto un attacco alle comunità cristiane che non ha paragoni nella storia. L’amico Dr Gianfranco Trabuio, responsabile di WorldLab, il movimento veneziano interessato a progetti di economia solidale cristiana, denuncia questa situazione del silenzio dei media e mi invia questi dati fornitigli dalla sua amica Rocio D’Angelo del movimento citizengo
Nessuna figura - eccetto quella di Cavour - può essere accostata al ruolo che De Gasperi ebbe nella costruzione dell’Italia contemporanea. A lui, insieme a Luigi Einaudi - primo Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento - sarebbe toccato delineare la grammatica delle istituzioni della nuova democrazia. Protagonista indiscusso nella ricostruzione morale e materiale del Paese, De Gasperi lo fu potendosi avvalere del partito che aveva fondato, la Democrazia cristiana. Dopo la ubriacatura dittatoriale mascherata da nazionalismo in cui era caduta l’Italia, lo statista trentino si trovò ad avviare un nuovo ciclo della storia nazionale ed europea, con un assillo: unire il Paese, dopo una guerra che aveva profondamente diviso i territori e lacerato la sua gente, con la vicenda della cosiddetta Repubblica di Salò e, infine, con il calvario della revisione dei confini - quelli ottenuti con il conflitto 1915-18 - in conseguenza delle avventure belliche fasciste.
La libertà politica sarà il segno di distinzione del regime democratico; così come il rispetto del metodo della libertà sarà il segno di riconoscimento e l’impegno d’onore di tutti gli uomini veramente liberi». La Democrazia Cristiana di De Gasperi fu molto più di un partito: fu il motore della rinascita italiana dopo la Seconda guerra mondiale e il perno della conversione democratica di un Paese. Favorì l’incontro tra interessi economici contrastanti, contribuì alla formazione di una solida cultura costituzionale e sociale e al rinnovamento civile della Chiesa cattolica. Fu un partito «inatteso», fondato su un forte spirito unitario ma sostenuto da una profonda dialettica interna.
Presso la Fondazione Besso, in largo Argentina, Roma si è svolto un incontro tecnico in tema sanità, promosso dal senatore Scilipoti Isgro’ a cui tra vari esperti ha partecipato il professor Fordellone. Si è discusso di tanto dalle liste d attesa alle possibili soluzioni per migliorare la sanità nazionale, si è inoltre affrontato il tema dell etica in sanità con particolare riguardo all’intelligenza artificiale. Gli esperti si riuniranno pubblicamente in un evento ufficiale che vedrà confronti e proposte in ambito sanitario, nel prossimo mese di marzo. Il prof Fordellone ha espresso pieno sostegno e disponibilità a partecipare fattivamente per le tematiche in oggetto E per le quali da anni profonde energie e sottopone strategie.
Sono passati 24 anni dalla morte di Bettino Craxi avvenuta ad Hammamet, in terra tunisina, il 19 gennaio 2000, lontano dal suo paese e dai suoi cari, a seguito di un intervento che non riuscì ad arrestare l’epilogo funesto della malattia che lo aveva afflitto negli ultimi anni della sua esistenza, quando inopinatamente, con la caduta del Muro di Berlino, si aprì, di lì a pochi anni, un inarrestabile percorso giudiziario, soprattutto ad opera della magistratura milanese, che mise sotto inchiesta le falle del sistema politico italiano, con particolare riferimento alla grande questione dei finanziamenti ai partiti, cui seguirono condanne anche di segretari di partito, ma anche tante assoluzioni, ed episodi tragici, giungendo come collaterale effetto a destrutturare il sistema dei partiti di quell’epoca. Solo il Pci riuscì a salvarsi. Pur lasciando alla storia il più ampio giudizio sull’opera politica di Bettino Craxi, non posso non sottolineare la coscienza democratica, l’autorevolezza, il coraggio e la lungimiranza che animarono la sua azione politica.
Giorgio PizzoL ha recensito il volume di Sergio Troiano. INTELLIGENZE INQUIETANTI: Come gli algoritmi ci stanno cambiando. (p.144). Edizione del Kindle. “Si chiama ChatGPT. Sa parlare di tutto, chiaro e preciso più di un libro stampato. Sa risponderti a tono sugli argomenti più diversi.” Con queste parole Sergio Troiano ci presenta questa strabiliante meraviglia della scienza contemporanea. Una macchina che sembra proprio un essere umano, una persona. Sembra (sottolineiamo sembra) capace di pensare, e di esporre i suoi pensieri come qualsiasi essere umano. Non solo, a differenza dei comuni mortali ChatGPT è capace di parlare e di discutere su qualsiasi argomento con un linguaggio appropriato per l’esposizione di qualsiasi argomento... Le “normative ben strutturate” dovranno essere dettate ovviamente dall’intelligenza naturale ossia dagli esseri umani. A questo punto il sottoscritto recensore si ferma e rinvia alla lettura attenta del libro.
L'8 novembre 2023 ho installato ChatGPT un'applicazione che permette rivolgere domande all'Intelligenza Artificiale (IA). Ho rivolto alla macchina il seguente quesito: "Ci sono argomenti per dimostrare che la pace è più vantaggiosa della guerra?" Ecco la risposta della MACCHINA: "La pace è generalmente più vantaggiosa della guerra per una serie di ragioni, tra cui motivi umanitari, economici, politici e sociali.
Non si placano i clamori derivanti dalla proposta Nordio sulla riforma della giustizia penale, scatenati da alcune parti dell’opposizione e, soprattutto, dall’ANM. E’ fuori di dubbio che la Giustizia, tra i tre poteri dello Stato, è quello che più urgentemente necessita di interventi decisivi, radicali ed esaustivi, condizione più volte e in vari contesti ribadito dal Presidente Mattarella con toni pacati ma particolarmente significativi.
La Democrazia Cristiana riconosce il concetto di famiglia inteso in tutte le sue declinazioni, tuttavia predilige la famiglia in senso tradizionale, naturale, ordinata, composta da un padre ed una madre. Prediligere la famiglia tradizionale, nel rispetto di tutte le altre, non significa affatto essere omofobi. A tal proposito viene in rilievo la tematica, attualmente oggetto di dibattito parlamentare, della maternità surrogata, vietata in Italia dall’art. 12, comma 6°, della Legge n. 40/2004. L’attuale governo “Meloni” vorrebbe introdurre, con riferimento alla maternità surrogata, la figura del reato universale, in modo da evitare che coppie eterosessuali o omosessuali si rechino all’estero per porre in essere tale tecnica di fecondazione, per poi rientrare in Italia e chiedere la trascrizione all’anagrafe dei figli nati con tale metodo.