IL POPOLO

Editoriali



Chiunque si sia innamorato almeno una volta nella vita sa quanto sia normale credere, all'inizio della relazione, che tutto sia perfetto. La fase del primo innamoramento corrisponde a quel momento idilliaco in cui tutto non potrebbe andare meglio. Tuttavia, col tempo il rapporto si rafforza e si stabilizza, dando origine anche ad altri diversi incomprensioni ed episodi che causano sofferenza.
Il sistema attualmente in vigore prevede l’esistenza di un unico Consiglio Superiore della Magistratura (CSM). La Carta lo concepisce come un organo costituzionale vero e proprio, al quale sono affidati il reclutamento dei magistrati e lo sviluppo effettivo del loro status giuridico e lavorativo. La riforma intende modificare il testo degli articoli 87,102,104,105,106,107 e 110 della Costituzione. La riforma contiene importantissime novità con le quali il Ministro della Giustizia intende riportare il nostro Paese alla pari delle altre grandi democrazie europee.
Appartengo a quell’area di DC e Popolari da sempre schierati a favore della legge elettorale di tipo proporzionale con preferenze; convinzione confermata, dall’esperienza delle diverse leggi maggioritarie che si sono succedute, dopo l’infausto referendum di Mariotto Segni, dal mattarellum sino all’attuale rosatellum. Leggi elettorali che ci hanno condannati a un sistema di bipartitismo forzato destra- sinistra, con i capi dei due partiti dominanti, impegnati a dare le carte e a scegliere i propri parlamentari “nominati”, inseriti in liste ordinate secondo un ordine fisso e immutabile dai cittadini elettori.
Era uno dei sogni del Cavaliere, diventato uno dei progetti sui quali il ministro Salvini sta esercitandosi in un doppio salto mortale. il primo, rispetto alla storia e alla tradizione politica del suo partito, già difensore con il Senatur delle ragioni del Nord contro i “ terroni” del Sud; il secondo, con la permanente realtà di una fortissima opposizione, per ragioni diverse e trasversali a questo progetto
Non si può certo sostenere che la classe politica attorno alla nostra Presidente del Consiglio sia di eccellente qualità. A parte alcuni episodi clamorosi finiti sulle cronache, e ovviamente sfruttati dall’opposizione, come quello della Santanché, è evidente che il livello è molto modesto, fatte salve alcune eccezioni (Giorgetti e Nordio). La constatazione che l’equipe governativa della Meloni, alla prova dei fatti, non sia né peggiore né migliore di quelle che l’hanno preceduta, è solo la conferma del modesto livello culturale della nostra classe politica in genere. Nel caso Meloni, poi, si aggiungono alcune particolarità.
Il viaggio di Trump in Malesia, Giappone e Corea del Sud mette a soqquadro anche questa parte del mondo. Sappiamo che Trump è imprevedibile, ma l’attesa per l’incontro con Xi Jinping, il leader cinese, fa sperare in un progressivo assetto diverso. Trump ha firmato l’ennesimo accordo di pace fra Thailandia e Cambogia, una guerra che si trascina a più riprese dal 1941. Ha ballato con le malesi, ha ricordato a tutti che Xi Jinping è un amico, ha detto che gli piacerebbe incontrare anche Kim, il leader nord coreano. Un’abbuffata di incontri il cui esito si potrà valutare solo in avvenire.Cosa si propone, in realtà, l’America di Trump?
L’euforia artificiale del cessate il fuoco a Gaza, in realtà, non convince nessuno. A Sharm el Sheik sono presenti molti grandi della terra, in testa il trionfatore, Trump, che si consola della mancata assegnazione del Nobel della pace con il trionfo delle folle a Tel Aviv e con la firma di quanto concordato in Egitto. La guerra è finita, annuncia e ripete solennemente. Peccato che Netanyahu non la pensi così, come ha pubblicamente detto alla folla degli Israeliani accorsi per festeggiare la liberazione degli ostaggi. No, la guerra non è finita. È solo un cessato il fuoco. Dopo due anni di massacri ingiustificabili, dopo aver distrutto il 90% delle abitazioni e dell’insediamento palestinese a Gaza, c’è un solo vero sconfitto: Israele, con le ambizioni di Netanyahu. L’esercito è costretto a mollare la presa e a ritirarsi, Hamas ha resistito, è ancora in piedi e negozia, nonostante tutto.
L’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è un fascio di luce dopo il tanto buio, causato dai fatti del 7 ottobre del 2023.
In questo lasso di tempo l’ ignominia ha prevalso sulla civiltà,la violenza ha ferito sentimenti , l’orrore della violenze contro persone inermi,molti bambini e donne, ha cancellato la sensibilità di umanità e di pietà. Le guerre sono tragedie, il collasso della convivenza. I conflitti hanno segnato la storia dell’umanità. Ci auguriamo che il cessato ll fuoco fra Israele e Hamas sia preludio di pace che contagi anche altri territori dove scorre il sangue. Ai Paesi arabi,al Presidente Trump va dato merito per l’attuale risultato positivo raggiunto. Forse si riesce a capire che i conflitti rendono tutti insicuri. Su tutta questa vicenda qualche preoccupazione c’è: che non sia un armistizio fragile.
Conclusesi le elezioni regionali, spicca un aspetto che appare poco approfondito: l'affluenza alle urne è ulteriormente scesa, mostrando un tendenziale che, in assenza di cambiamenti andrà verso il 40% ovvero il 60% di astensionismo. È vero che nei modelli culturali cosiddetti anglosassoni ciò è - più o meno - vicino alla normalità; ma nei nostri, "latini", certamente no. La differenza sta nel fatto che una genetica bipartitica consente ai "passivi" di delegare agli attivi tutta la responsabilità (e le conseguenze) delle decisioni politiche; da "noi" non è così.
La gerarchia di potere “Popolo – Istituzioni – Economia e Finanza”, che ha retto per secoli le sorti degli Stati è stata modificata invertendo i rapporti in “Economia e Finanza – Istituzioni – Popolo”. Non si sente più parlare di Culture, di Valori, di Principi: tutto è lasciato all’uso dei mezzi della modernità e della contemporaneità, molte volte elevandoli a fini degli uomini. I Valori e i Principi che riguardano gli uomini, contemplati in tutte le Costituzioni degli Stati appaiono superati da un nuovo modo di concepire i rapporti umani e sociali ....