di Mario Tassone

 

Solo alcuni nel passato hanno ottenuto il richiesto quorum. Una riflessione va fatta sulla necessità o meno dì apportare delle modifiche alla normativa referendaria .
Intanto va garantita una semplificazione dei quesiti che rende leggibile cosa “si chiede” .
Gli attuali quesiti non brillano per chiarezza ma sembrano costruiti per una fascia di elettori pazienti e disponibili a studiare.
I precedenti referendum che hanno ottenuto il quorum erano chiari come quelli sul finanziamento pubblico dei partiti,sulla responsabilità civile dei magistrati e sulla scala mobile.

La formulazione dei quesiti è responsabilità dei proponenti.
La insufficienza dell’informazione attiene alla sfera pubblica (TV di Stato) e ai Comitati referendari.
Bisogna chiedersi se in una prospettiva riformatrice dei referendum il quorum regge o meno.

E qui si va alla grande anomalia di queste ore che hanno visto responsabili istituzionali come il presidente del senato invitare all’astensione mentre la presidente del consiglio si è cimentata in un originale decisione di andare al seggio e non prendere le schede e quindi non votare con il plauso dei cortigiani al seguito senza pensieri … “materia” rara in alcuni ambienti.

L’invito alla diserzione dalle urne è l’aspetto istituzionalmente scandaloso di chi rappresenta le istituzioni di garanzia democratica .
Il fenomeno dell’astensione si allarga ad ogni passaggio elettorale finanche nel rinnovo degli amministratori locali come è avvenuto nell’ultima, sia pur parziale, tornata elettorale amministrativa…una spia preoccupante.

E se un domani si richiedesse il quorum per il rinnovo del Parlamento e dei consigli regionali così come avviene oggi per i comuni ?
Il non raggiungimento della metà più uno degli aventi diritto al voto sarebbe il collasso definitivo della democrazia già minata.

L’invito a disertare le urne favorisce un clima di sfiducia sulla utilità di andare a votare. La crisi della democrazia aumenta anche per responsabilità di chi, per la Costituzione, ne dovrebbe essere garante.

Tutto questo va oltre il contenuto dei quesiti referendari.
Si deve andare a votare secondo le proprie convinzioni, non disertando.
Le libertà civili si difendono non con la fuga ma assumendo le proprie responsabilità partecipando!