di Tommaso Stenico
Alle 18.08 la fumata bianca ha annunciato che la Chiesa ha il 267esimo Pontefice. Un americano nato a Chicago il 14 settembre 1955, ha dunque 69 anni; nord americano, statunitense. È il primo pontefice americano nella storia della Chiesa cattolica anche se di doppia cittadinanza, statunitense e peruviana. Appartenente alla famiglia religiosa degli agostiniani; dal 2001 al 2012 è stato superiore generale degli stessi agostiniani. E’ cresciuto come religioso in Perù, ed è dunque un profondo conoscitore dell’America Latina. Paese dove è diventato vescovo della diocesi di Chiclayo dal 2015 e il 2023. Una diocesi apparentemente di poca importanza, ma che ormai passerà alla storia come l'unica in cui il nuovo Papa è stato vescovo. Papa Francesco gli affidò il Dicastero dei vescovi, uno dei più importanti della Curia vaticana. E a causa di questo incarico ha potuto incontrare il Papa ogni sabato sottoponendogli la lista dei nuovi Vescovi della Chiesa Cattolica.
Questa in estrema sintesi la scheda biografica di Papa Leone XIV.L’ho incontrato poco prima di Pasqua. Ho di lui una ottima stima e considerazione: figlio vero e devoto di S. Agostino, è persona riservata, umile, ma ferma capace di assumersi personali responsabilità. Come Superiore generale degli agostiniani ha girato il mondo che conosce assai bene. Più volte si è espresso a favore di una Chiesa più aperta, più inclusiva e più vicina ai fedeli. Insomma un vescovo missionario fedele a Dio e all’uomo.
Sono ancora basito come 133 Cardinali elettori abbiamo fatto. Ci sono voluti 89 voti per eleggere il nuovo Vescovo di Roma e per questo il Papa della Chiesa Cattolica. E hanno fatto tutto, subito, bene nel convergere i loro voti sul cardinale Robert Francis Prevost. Lo Spirito Santo ce l’ha davvero messa tutta.E’ vero che il suo nome era apparso per 48 ore tra i possibili “papabili”. Io avevo avvertito un brivido, ma onestamente mai avrei pensato a lui come successore di papa Francesco, successore di San Pietro, Vicario di Cristo!
100.000 persone hanno affollato Piazza S. Pietro e dintorni per salutare il nuovo Successore dell’apostolo Pietro. Sono certo che moltissimi saranno rimasti basiti quanto me nell’udire il nome del cardinale Prevost; e altrettanto stupore – almeno quanto ne ho provato io – avranno sperimentato quando avranno udito dal cardinale protodiacono il nome che si è imposto diventando Papa. Leone!
Il XIV° dopo Leone XIII, il Papa che ha dato il via alla Dottrina Sociale della Chiesa con la Rerum Novarum. Ma soprattutto il nome di San Leone Magno, il cui profilo e il cui ministero sono di una ricchezza straordinaria nella storia della Chiesa. Leone Magno fu campione dell’ortodossia nel burrascoso quinto secolo nel pieno delle invasioni barbariche, noto per il mitico episodio dell'incontro con Attila, nel 452, riuscendo nell'impresa miracolosa di dissuadere il capo unno a invadere e mettere a sacco Roma. Sono sicuro che il nuovo Papa abbia fatto riferimento proprio a San Leone Magno nell’assunzione del nome.Visibilmente emozionato.
Leone XIV ha esordito parlando di pace. "La pace sia con tutti voi", le sue prime parole. "Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto di Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita".