Sono molti i commenti ricevuti in questi giorni alla notizia dell’avvenuto battesimo della Federazione popolare dei DC, a dimostrazione che è diffusa nel Paese la speranza che si possa ricomporre l’area politica cattolico democratica e cristiano sociale, dopo la lunga stagione suicida della diaspora. Tra questi, particolarmente gradita e rilevante, è stata la lettera ricevuta dall’amico Sergio Bindi che, con Silvio Lega, concorse largamente al tentativo che mettemmo in atto per dare pratica attuazione alla sentenza della Cassazione, secondo cui la DC “non è mai stata giuridicamente sciolta”. 

Sergio Bindi è stato uno dei massimi dirigenti politico organizzativi della DC storica, già portavoce del presidente dell’Internazionale DC e del segretario nazionale del partito, Flaminio Piccoli, e attualmente è il responsabile  dei Dipartimenti e delle sezioni Territoriali della Fondazione di studi Tonioliani e vice presidente dell’Associazione degli economisti dell’ambiente e del Territorio. Egli, nella nota trasmessami, esprime tutta la sua soddisfazione per l’avvio della Federazione popolare, augurandosi che, con una legge elettorale proporzionale: “i democristiani potrebbero tornare, se la smetteranno realmente di farsi la guerra anche a carte bollate, ad essere determinanti per future maggioranze parlamentari”.

Trascrivo in larga parte la sua bella lettera che inizia così: “ Credo che, questa volta, sia il Vaticano, sia la maggioranza dei Vescovi italiani, potrebbero guadare con estremo favore al sorgere di un unico movimento politico popolare , che possa dare una prospettiva di voto ai molti che disertano le urne (oltre il 40% nei sondaggi) e ai moderati  che, disperati votano assurdamente  anche  Salvini o si fanno abbindolare dalla sinistra: Il Vescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino, nella prefazione  al libro di Romano Molesti (“Economia Ambiente e Società- La singolare esperienza di due associazioni e quattro riviste”), presidente della Fondazione di Studi Tonioliani e dell'Associazione  degli Economisti dell'Ambiente e del Territorio, ha scritto cose, a mio avviso estremamente importanti anche perché sta organizzando ,per conto del Papa, ""Economy for Francesco" per il prossimo marzo.

Ricordato l'insegnamento del Toniolo  e gli "espliciti e fervidi accenti" con i quali Molesti rinnova "l'auspicio di un nuovo slancio dell'impegno cattolico nella società. Anche in questo in linea con gli ideali cari al Toniolo", (Papa Francesco richiama i cattolici al dovere di impegnarsi in politica...) Bindi rileva : "in tempi di "diaspora" politica dei cattolici qual è  il nostro in Italia, il prof Molesti avrebbe voluto che , tra le tante realtà e denominazioni che oggi compongono la galassia dei cattolici impegnati, si generasse una nuova collaborazione  ideale e pratica: il volume contiene , su questo tema, qualche nota di amarezza nella constatazione di quanto sia diventato difficile, anche tra fratelli di fede, superare gli interessi di parte in vista del bene comune. Sergio Bindi ricorda come “ in un incontro  di qualche anno fa, che si è svolto ad Assisi (nostra giornata del nuovo umanesimo) proprio il prof Molesti esprimeva il desiderio  che nuove convergenze potessero rendere  più efficace la presenza  cristiana nel sociale: un auspicio che rimane d'attualità

La Fondazione di studi tonioliani, evidenzia Bindi: “prosegue le giornate del nuovo umanesimo; l'ultima s'è tenuta a fine ottobre a Melfi voluta dal locale vescovo ed anche qui si è accennato anche alla testimonianza cristiana nella politica, oltre che  nel sociale, presente addirittura una delegazione (un pullman e varie auto) giunta dalla nostra sezione campana molto attiva: ebbene monsignore Sorrentino, chiude la prefazione dicendo una cosa importante "l'iniziativa "economy for Francesco", nella quale papa Francesco  vorrà incontrare ad Assisi nel marzo 2020 giovani economisti ed operatori economici di tutto il mondo , per innescare un processo  di una nuova economia ispirata all'umanesimo della fraternità, potrebbe forse ricreare il clima giusto per la realizzazione di questo auspicio. La storia dirà, ma intanto anche un libro di memorie come questo può essere significativo per gettare un ponte tra passato e futuro."  

Aggiunge Bindi: “mi sembrano frasi significative, scritte  da un vescovo che ha guidato la beatificazione del Toniolo, ricorda sempre il "tratto di economia sociale" del beato e che per conto del papa sta organizzando "Economia for Francesco", un evento di livello mondiale al quale saremo presentiConsidera, mi scrive,  che le giornate del nuovo umanesimo  si sono tenute in sedi arcivescovili o, come a Napoli, nelle sale di un santuario mariano, il cui rettore è assistente ecclesiastico della sezione campana della  nostra fondazione, mentre l'anno scorso nel trentino alla "giornata", dedicata all'ambente,  relatore principale  era il cardinale  Re che l'evento aveva voluto . Nell'occasione venne  rilanciata l'esigenza della presenza dei cattolici in politica (grazie anche agli interventi  di un ex-senatore dc, del compianto Alfredo de Maio, nostro dirigente,  mio e dell'on. Bezzi, organizzatore dell'evento e  nostro responsabile regionale: vi fu vasta eco sui mass media e l'edizione del triveneto del corriere della sera  pubblicò addirittura una pagina  parlando di nuovo impegno dei cattolici in politica” .

Prosegue Bindi nella sua lettera,  con queste indicazioni e proposte: “credo sia utile  che tu conosca queste realtà e ne informi gli altri amici: sul territorio  non sono pochi i cattolici  che attendono di potersi impegnare , noi lo registriamo spesso e non é un caso, ad esempio, che nella nostra sezione campana, superattiva, vi siano sindaci, personaggi come lo scienziato Tarro , sacerdoti, molti giovani, vari ex-dc, con il cardinale di Napoli che, in occasione di una nostra giornata del “nuovo umanesimo" ammetteva il fallimento dei corsi di formazione politica  organizzati dal vicariato, ringraziandoci per quel che facciamo e per i molti giovani presenti alle nostre iniziative( compreso un premio per le scuole superiori della regione).Il presidente della sezione campana e responsabile per il mezzogiorno , Francesco Manza è un ex-dirigente del movimento giovanile dc di Torre del Greco, presidente regionale dell'UCSI, consigliere nazionale del Federstampa: all'ultima "giornata del nuovo umanesimo" tra i relatori c'era anche l'allora presidente dell'anticorruzione Cantone, cattolicissimo. 

Mi auguro  che la Federazione possa andare avanti e va ringraziata l' UDC di farne parte , mettendo a disposizione un simbolo che  non può essere contestato e, quindi, tale da evitare  ricorsi giudiziari.

Agli amici ricordo anche che tre iniziative sono importanti sin da ora:

la prima: un programma a favore degli anziani dimenticati dagli attuali partiti (chi ha in casa un anziano incapiente è un dramma), considerando anche che  molti  personaggi con molta esperienza vorrebbero impegnarsi gratuitamente perché  sentono di potersi rendere utili, ma vengono ignorati (ne ho trovati in Toscana quest'estate a partire da un ex-prefetto, da un ex-big dei Vigili del Fuoco, da un editore .

la seconda: mobilitare gli italiani all'estero (5 milioni e 100 mila con passaporto, 60 milioni di oriundi nelle due Americhe) come fece la Dc nel dopoguerra. Qui c'è subito un'iniziativa da prendere : chi risiede nei Paesi extra UE(quindi Svizzera compresa) alle Europee per votare debbono venire in Italia a differenza delle elezioni politiche e persino dei referendum Così in pochi esprimono il loro voto nonostante il numero dei nostri europarlamentari sia calcolato anche sul numero di questi elettori (oltre due milioni).

terza: azione di informazione a tutto campo cattolico, coinvolgendo almeno parte dei 50 mila siti cattolici italiani, sviluppando una costante comunicazione  alle migliaia di santuari esistenti su tutto il territorio, alle congregazioni, alle parrocchie iniziando dai grandi centri. In particolare, sarebbe opportuno costituire non un movimento anziani  vecchia maniera, ma organizzare nonne e nonni come fece la CDU rivincendo in Germania le elezioni.

Insomma una testimonianza, questa di Sergio Bindi, particolarmente importante, con una serie di indicazioni operative concrete che ci stimoleranno a fare ancor di più e meglio nei tempi strettissimi richiesti dalla difficile situazione politica italiana.

 

Ettore Bonalberti