Ho partecipato recentemente a un incontro/dibattito di grande interesse: “L’intelligenza artificiale ci trasformerà”.i sono lasciato coinvolgere dopo che un mio amico, docente di sociologia della comunicazione mi ha detto che scriverà un libro intervista facendosi intervistare, appunto, dall’Intelligenza Artificiale.

Un secondo fatto, che mi ha procurato non poco angoscia, mi ha posto di fronte a un giovane ventenne o poco più, che, dopo la morte della sua mamma, ha ricostruito immagine e video della sua mamma defunta con l’ausilio di una applicazione per Intelligenza Artificiale (ChatGPT), e con la sua mamma sosteneva di dialogare come se fosse viva. 

Questi due fatti – ma ve ne sono molti altri – mi hanno impressionato fortemente, sollevando un ovvio interrogativo morale. Infatti, riuscire a clonare la voce umana in modo pressoché perfetto è preoccupante, immorale, pericolosissimo dal momento che una voce clonata potrebbe essere utilizzata in modo improprio anche per perpetrare truffe e generare disinformazione.

Non v’è dubbio alcuno che in questo caso trattasi di ciber-deliquenti!

Ovviamente ho voluto saperne di più. Mi sono fatto l’idea che l’Intelligenza Artificiale sia un campo multidisciplinare all’interno dell’informatica. Si è però soliti parlare di i Intelligenza Artificiale come un’unica entità, senza fare distinzioni tra tecnologie e approcci, semplificando una realtà molto più ricca e variegata.

Da quando il termine Intelligenza Artificiale è stato definito per la prima volta da John McCarthy nel 1956, sulla base del lavoro precedente del matematico inglese Alan Turing, le macchine pensanti si sono evolute in modo significativo. Le Intelligenze Artificiali creative, capaci di apprendere come farebbe un essere umano, non sono finzione e fanno parte, ormai, della nostra vita quotidiana.

Viviamo in un mondo in cui la tecnologia è onnipresente e onnisciente, con un flusso costante di dati che viaggiano attraverso la rete come il bene più prezioso che l’uomo, o la macchina, possano possedere. La tecnologia è così comune che la nostra percezione di essa è diventata, una dipendenza esistenziale dal culto totemico.

A voler tentare una definizione potremmo dire che l'Intelligenza Artificiale è la capacità che i computer stanno acquisendo sulla base di un'enorme disponibilità di dati di archiviazione, dati e modelli computazionali molto potenti per svolgere attività vicine all'intelligenza umana. Sono in grado di produrre analisi, riconoscere modelli comportamentali, fare previsioni e perfino fare delle raccomandazioni.

Ancora: l’Intelligenza Artificiale è la combinazione di algoritmi proposti con lo scopo di creare macchine che abbiano quasi le stesse capacità degli esseri umani. Una tecnologia per noi ancora misteriosa, ma che da qualche anno è presente nella nostra vita quotidiana.

L’Intelligenza Artificiale giunge addirittura ad automatizzare attività come il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l'apprendimento.  Si tratta di computer che eseguono attività in modo simile a come le svolgono le persone. Cercano di emulare il pensiero logico razionale degli esseri umani, cioè studiano come garantire che le macchine possano percepire, ragionare e agire di conseguenza. 

Che ce ne rendiamo conto o no, l'intelligenza artificiale è presente nel rilevamento facciale dei telefoni cellulari e negli assistenti vocali virtuali. 

In verità i computer sono sempre più in grado di svolgere compiti che richiedono l’intelligenza umana, dalla facilitazione delle diagnosi sanitarie all’abilitazione delle connessioni umane attraverso i social network.

Inoltre, gli algoritmi alla base dell’intelligenza artificiale sono sempre più capaci di influenzare le nostre decisioni: dalle notizie che leggiamo, ai video che guardiamo, al modo in cui ci relazioniamo.

In buona sostanza, l’intelligenza artificiale è già una tecnologia economicamente trasformativa. Potrebbe permetterci di curare malattie, fare scoperte scientifiche e superare sfide che una volta pensavamo fossero insormontabili.

Alla luce di così importanti meraviglie tecnologiche mi sono interrogato sui seri rischi, compresi pericoli gravi, di cui dobbiamo essere consapevoli quando si parla di Intelligenza Artificiale. Un crescente numero di prove suggeriscono che, al di sopra di una certa soglia di capacità, le intelligenze artificiali potrebbero potenzialmente diventare incontrollabili.

La tendenza della nostra mente a raggruppare concetti correlati può portare a errori di percezione. Ciò è evidente quando pensiamo all’intelligenza artificiale come a un singolo essere. Insieme a questa generalizzazione, c’è la tendenza ad attribuire caratteristiche umane all’i Intelligenza Artificiale.

Questa antropomorfizzazione non ha solo un impatto sulla progettazione di prodotti basati sull’intelligenza artificiale, ma solleva anche profondi dilemmi etici. Questi rapidi derivanti da sistemi basati sull’intelligenza artificiale possono riprodurre pregiudizi, contribuire al degrado climatico, minacciare gli altri, ostacolare i diritti umani.

Raggiungere una buona regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale è una delle sfide più importanti del nostro tempo. Tutta la scienza e la tecnologia debbono essere sviluppate in un quadro etico: il bene comune in primo luogo.

In verità i rischi di un’evoluzione incontrollata dei sistemi di intelligenza artificiale, sono tanti e gravi. L’immaginario collettivo, spesso eleva l’Intelligenza Artificiale su un piedistallo mitico.

Quel che è certo è che l’intelligenza artificiale avrà un impatto su molte sfere della vita quotidiana e pubblica, quindi deve essere valutata con un senso di urgenza per sfruttare i suoi effetti positivi e ridurre al minimo i rischi che comporta.

Quello che abbiamo visto è solo l’inizio. L’intelligenza artificiale ha un enorme potenziale per il bene e il male su larga scala. I suoi stessi creatori hanno avvertito che stanno arrivando pericoli molto più grandi, potenzialmente catastrofici ed esistenziali.

In conclusione: in nessun’altra specialità abbiamo bisogno di una “bussola etica” più che nell’Intelligenza Artificiale.  Queste tecnologie di utilità stanno rimodellando il modo in cui lavoriamo, interagiamo e viviamo.

Il mondo sta per cambiare a un ritmo mai visto. La tecnologia dell’Intelligenza Artificiale apporta grandi benefici in molti ambiti, ma senza barriere etiche rischia di riprodurre pregiudizi e discriminazioni nel mondo reale, alimentando divisioni e minacciando i diritti umani e le libertà fondamentali.

 

Tommaso Stenico