Il giorno 12.01.2022 si è tenuta la prevista riunione della sezione Dc romana.

Il tema dominante è stato, ancora una volta, la disamina dei diversi aspetti che attengono alla migliore definizione della proposta per un Nucleare di pace e per la pace.

Non è rimasta estranea l’ipotesi di riproporre, in virtù delle nuove tecnologie che rendono oltremodo rassicuranti e scientificamente dimostrabili sia i problemi che attengono alla sicurezza, che quelli legati alle scorie, un ritorno al nucleare con tutte le garanzie che strutture di quarta generazione potrebbero offrirci, nell’affrancare o quantomeno alleggerire fortemente l’Italia dall’attuale massiccia dipendenza energetica.

Ringrazio gli emeriti studiosi della materia, il prof Mathis, l’Ing. Di Sapia, l’Ing. Rotunno e l’Ing. Mainardi, che con la solita chiarezza e professionalità hanno illustrato i tanti vantaggi e smascherato le mistificazioni di una informazione, probabilmente condizionata da quelle centrali di potere( non è un caso che i giornali più importanti appartengono a colossi industriali)che ruotano attorno al business delle energie fortemente inquinanti( petrolio, gas, carbone, ecc., ecc.).

Ringrazio gli amici intervenuti, sia in presenza che da remoto.

Il nostro impegno continua nella definizione di questa proposta che intanto troverà, nell’ampiezza delle diverse tematiche che coinvolge, ampio spazio nel giornale del partito, Il Popolo.cloud.

Anticipo che, venendo incontro a una comune sensibilità, esplicitata espressamente dall’amico Marcello Brandi, ove non è estranea una certa preoccupazione per la forte compressione che stanno subendo ininterrottamente fondamentali diritti, a cominciare dall’essenziale diritto al lavoro,( ed anche alla salute per chi non trova disponibilità di cura, come i molti malati oncologici e le tante persone che sono costretti inopinatamente ad attendere chissà ancora quanto tempo per un intervento chirurgico o la regolarità di cure periodiche essenziali) nei prossimi incontri troverà posto anche un'analisi sull’attuale linea politica in materia di covid-19 e, se del caso, una precisa presa di posizione in modo che si esprima un argine al travalicare di confini in merito a diritti che la nostra Carta costituzionale ritiene inviolabili.

E che invece da troppo tempo stanno subendo forte compressione.

Luigi Rapisarda