Non poteva passare inosservato l’ anniversario degli ottant’anni dalla stesura del «Codice di Camaldoli». La memoria va ai giorni tra il 18 e il 24 luglio del 1943, quando alcuni intellettuali cattolici, ispirati da monsignor Giovanni Battista Montini (futuro Papa Paolo VI) all’epoca Sostituto della Segreteria di Stato Vaticana, si ritrovarono nel monastero benedettino di Camaldoli per confrontarsi e individuare linee programmatiche riguardanti la dottrina sociale della Chiesa. Interessante notare come, in verità, il documento riportasse come titolo originale: “Per la comunità cristiana“.

Promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Comunità di Camaldoli, dalla Conferenza Episcopale Toscana, da Camaldoli Cultura, l'iniziativa intende celebrare - a ottant'anni dall'incontro del luglio 1943 - uno dei documenti più significativi del cattolicesimo italiano del Novecento, presentandone uno studio aggiornato e completo.

Gli obiettivi del Convegno

Obiettivo del convegno è rileggere il Codice di Camaldoli alla luce della recente storiografia, indagare le sue fonti e i motivi di ispirazione, evidenziare i collegamenti con le dinamiche della teologia e della filosofia del tempo, ripercorrere l'itinerario biografico e intellettuale delle personalità coinvolte nel suo allestimento, ma anche interrogarsi sulla capacità  progettuale dei cattolici d'Italia e sul ruolo che essi hanno svolto e possono continuare a svolgere per una matura e consapevole partecipazione alla vita civile e politica del Paese. 

Evidente l’influenza che questa elaborazione ha avuto tra gli intellettuali cattolici dell’ala “sociale” della Democrazia Cristiana e nella stessa stesura della Carta Costituzionale.

L’evento inizierà il 21 luglio alla presenza del presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella e con la prolusione del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

La relazione introduttiva sarà tenuta da Tiziano Torresi, dell’università degli Studi Roma Tre.

Gli interventi

Sabato 22 luglio interverranno:

  • Alberto Guasco, dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea – CNR,
  • Angelo Maffeis, presidente dell’Istituto Paolo VI, Marta Cartabia, dell’Università Bocconi,
  • Alessandro Angelo Persico, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nel pomeriggio contributi di

  • Francesco Bonini, rettore dell’Università Lumsa,
  • Marialuisa Lucia Sergio, dell’Università degli Studi Roma Tre,
  • Daria Gabusi, dell’Università “Giustino Fortunato” di Benevento.

La sessione di domenica 23 luglio, prevede le riflessioni di

  • Sebastiano Nerozzi, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore,
  • Enrica Chiappero Martinetti, dell’Università degli Studi di Pavia,
  • Paolo Acanfora, dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

 

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Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, domenica 23 luglio, celebrerà la messa conclusiva del Convegno.

Il Codice di Camaldoli è un tesoro da riscoprire e da attualizzare e le giornate celebrative debbono essere stimolo e conferma dell’impegno che come Democrazia Crisrtiana siamo chiamati a investire nella riflessione e nella formazione, alla luce della dottrina sociale della Chiesa.

 

QUI IL TESTO INTEGRALE DEL CODICE DI CAMALDOLI

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