Se la situazione interna al PD, alla vigilia del loro congresso nazionale, è alquanto complessa, assai più ardua è quella della vasta e articolata area cattolico democratica e cristiano sociale. La diaspora democratico cristiana, che in un mio saggio dell’anno scorso ho connotato come la nostra “Demodissea”, nonostante i numerosi tentativi di superamento, non è ancora risolta. Perché alle prossime elezioni regionali del Lazio e della Lombardia e in quelle amministrative locali del prossimo anno, non tentiamo di organizzare liste unitarie dell’area popolare? In queste elezioni, come in quella per il rinnovo del parlamento europeo del 2024, sarà vigente la legge elettorale proporzionale con le preferenze, quindi, nessun alibi per scelte di convenienza in coalizioni di destra o di sinistra con candidature garantite.