La Federazione Popolare dei Democratici Cristiani riunita a Roma il 25 novembre 2020

ritiene che i partiti e le associazione che compongono la Federazione dal novembre 2019 abbiano, con un approfondito dibattito, maturato in questi mesi un riferimento a comuni valori e a eguali finalità politiche, e quindi abbiano creato le condizioni favorevoli per costituire un soggetto politico nuovo, con un’identità precisa, che fa riferimento alla democrazia rappresentativa, al popolarismo, al personalismo, all’Umanesimo Integrale, alla Dottrina Sociale della Chiesa e alla Carta Europea dei Diritti Umani.

consapevole che nella lunga fase della ricostruzione democratica del paese dal dopoguerra il centro politico abbia garantito la libertà e la “rappresentanza” e abbia individuato le strategie per costituire il baricentro democratico del Paese e operare per il bene comune

consapevole che il centro di cui ha bisogno l’Italia sia in ombra e politicamente marginale dagli anni 90, e sia difficile da costituire in un periodo di massima personalizzazione della politica;

ritiene che sia necessario operare in controtendenza per intercettare una domanda di impegno politico e culturale, che pure esiste nel paese, e per risvegliare la passione politica che l’individualismo ha mortificato

consapevole che con le recenti elezioni regionali si sia accentuato l’isolamento dei partiti e si sia esaltato un nuovo sovranismo e un più pericoloso populismo in capo ai “governatori”

conferma che

un soggetto politico che si voglia definire di “centro” si ispira al “popolarismo“, unica cultura attuale, moderna, rispetto alle altre ideologie che hanno dominato nel 900, ma che si sono estinte o sono state contestate tragicamente;

rileva che un’area di Centro per la sua ragione d’essere è alternativa alla destra e alla sinistra e portatrice di una idea e di un progetto per il paese, questo sì capace di sconfiggere l’individualismo e il populismo

decide di dar vita a un soggetto politico nuovo di ispirazione “popolare” collegato strettamente al PPE

attende che i partiti e le associazioni che hanno partecipato alla Federazione e che hanno approvato la scelta fatta provvedano a far ratificare la decisione dagli organi competenti in modo da essere presenti con una lista unica alla prossima campagna elettorale.

prende atto della convocazione del consiglio nazionale da parte dell’UDC per il 10 dicembre p.v. finalizzato a dare avvio alla una nuova fase costituente;

decide di partecipare ad una riunione successiva entro la metà di dicembre per definire gli adempimenti necessari a costituire il soggetto politico nuovo con un comitato rappresentativo di tutte le componenti, per rendere concreta e rapida la nuova fase.