Santità

In quest’ora drammatica della storia mi consenta un suggerimento, che sono convinto lei ha già nel suo cuore: chiami il patriarca Kirill e andate insieme a Kiev! 

 

In fraternità e in compagnia. 

Pietro e Andrea insieme contro la guerra. 

Solo un tale gesto potrà mettere a tacere le armi e fermare lo spargimento fratricida di sangue innocente in Ucraina.

Il tempo delle parole è passato. Vostra Santità ha già detto tutto di questa guerra: 

  • La guerra è una pazzia! Fermatevi, per favore! Guardate questa crudeltà!”.
  • In Ucraina scorrono fiumi di sangue e di lacrime.
  • Non si tratta solo di un’operazione militare, ma di guerra, che semina morte, distruzione e miseria. Le vittime sono sempre più numerose, così come le persone in fuga, specialmente mamme e bambini.
  • In quel Paese martoriato cresce drammaticamente di ora in ora la necessità di assistenza umanitaria.
  • Rivolgo il mio accorato appello perché si assicurino davvero i corridoi umanitari, e sia garantito e facilitato l’accesso degli aiuti alle zone assediate, per offrire il vitale soccorso ai nostri fratelli e sorelle oppressi dalle bombe e dalla paura.
  • È passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata  che, come ogni guerra, rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi. C’è bisogno di ripudiare la guerra, luogo di morte ...
  • La guerra non devasta solo il presente, ma anche l’avvenire di una società. Ho letto che dall’inizio dell’aggressione all’Ucraina un bambino su due è stato sfollato dal Paese.
  • Ecco la bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego!
  • Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia.
  • Non dobbiamo abituarci alla guerra! Rinnovo il mio appello: basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace! 
  • Preghiamo per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega. 

 

Lei ha dichiarato che l'ipotesi di andare a Kiev è sul suo tavolo. Lasci il Vaticano, Papa Francesco! 

E lo faccia ora. Oggi, meglio di domani. Ci sono vite in pericolo, che non possono aspettare. Ogni minuto conta, perché ogni minuto arriva su ali di dolore, pianti, urla di bambini, lacrime amare e morte violenta.

Lasci Roma per tutto il tempo necessario e vada in Ucraina

Senza dirlo a nessuno. Prenda con sé il suo segretario personale, padre Gonzalo Aemilius, e un biglietto aereo per la città polacca più vicina, e da lì con un'auto entri a Kiev. 

Da Mosca, il patriarca Kirill potrebbe fare qualcosa di simile. 

Potreste incontrarvi, abbracciarvi e soggiornare presso la Cattedrale di Santa Sofia, Patrimonio dell'Umanità e uno dei luoghi santi dell'Ucraina.

A Plaza de Majdan pregate insieme il Padre che è nei cieli per chiedere il dono della pace. Per chiedere a Putin, chiamandolo per nome e cognome, di fermare l'invasione, lasciar cadere le armi, formalizzare, trovare un accordo che renda possibile il ritiro russo e la totale riconciliazione tra i due Paesi.

 

La potenza di un tale gesto avrebbe un impatto enorme a livello ecumenico e politico. Putin non oserebbe mai circondare una città dove soggiornassero le due massime autorità della cristianità.

Padre Santo lei il coraggio ce l’ha. Con la vostra sola presenza insieme a Kiev, umili servitori del Dio della pace, di Gesù che chiamava beati i pacifici fungereste davvero da intermediari tra Putin e Zelensky, per costringerli moralmente a sedersi al tavolo delle trattative e impedire loro di alzarsi fino che non sia raggiunto un accordo equilibrato che soddisfi entrambe le parti. 

Pace e riconciliazione tra due popoli fratelli, taccia il grido di Caino e smetta di gridare davanti agli occhi di Dio il sangue degli innocenti.

Che ne dice padre Santo? I due polmoni del cristianesimo: Oriente e Occidente, Cattolicesimo e Ortodossia, Pietro e Andrea profeti e messaggeri di pace.

 

«Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace!» (Is 52,7)

 

Teofilo