di Ugo Bergamo
già Sindaco di Venezia
Circa 15 milioni di persone domenica e lunedì si sono recati alle urne per un referendum all’evidenza non adeguatamente pubblicizzato e con un già consistente calo dei partecipanti registrato in tutte le recenti elezioni. 15 milioni di italiani che hanno voluto dire la loro rispetto a temi delicati ed importanti per il paese. Certo astenersi non è peccato direbbe forse Andreotti, ma certo non fa bene alla democrazia.
Quando i nostri padri costituenti, dopo la fine del regime e la riconquista libertà, hanno votato l’art 75 e 138 della Costituzione che prevedono i referendum popolari hanno sancito che la sovranità appartiene al popolo che può anche mettere in discussione le scelte del legislatore con questo metodo attivo di partecipazione e democrazia per verificare senza intermediari la volontà popolare.
Certo non pensavano a mezzucci atti solo a vanificarli per permettere a chi si sente in minoranza alla ritenuta maggioranza di esprimersi. Quanto sarebbe stato meglio un confronto libero anche aspro, ma costruttivo per affidare poi al Parlamento il mandato di attuare le indicazioni emerse dalla volontà popolare.
Comunque non è facile ignorare 15 milioni di italiani che hanno voluto esserci!!!
Se alcuni hanno voluto snaturare il valore del referendum non possono comunque non prendere atto di questo dato numerico che è sicuramente un avviso “ai naviganti” anzi “ai governanti”.