IL POPOLO

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Il segretario politico della DC Trentina, ingegner Vito Bertè, invita gli iscritti ad attivarsi con i propri contatti e con le modalità più opportune, innanzitutto ravvivando i rapporti ed informando dell’attività in corso sia a livello nazionale che locale e delle prospettive di crescita, invitando inoltre ciascuno a fornire un proprio contributo e sostegno, eventualmente anche con l’iscrizione al partito. “Sono molteplici – rileva - le persone con cui si sono avuti rapporti nel corso degli anni, poi interrottisi per le più varie ragioni, che in molti casi non dovrebbe essere difficile riuscire a recuperare; ciascuno è invitato pertanto a fare mente locale sulle persone con cui potersi attivare e mettere a punto un proprio piano di azione, meglio se continuativo anche se limitato nell’impegno”.
Giovedì 31 ottobre 2024 avrà luogo presso la Sala della Bibliteca del Comune di Monopoli il ricordo di Vito Lattanzio, il democristiano che ascoltava la gente.
In epoca rinascimentale l’Alto Garda è stato al centro di una feconda rete di relazioni finora non esplorata in maniera globale. Il Cinquecento è stata un’epoca ricca di fermento e di trasformazioni sullo sfondo del lago, da sempre arteria di transito per persone, merci e influssi culturali. Il corso svoltosi in Rocca a Riva - legato alla mostra temporanea Rinascimento sul Garda, ospitata al MAG fino al 20 ottobre - si proponeva come una tavola rotonda per approfondire le dinamiche storiche e le interazioni artistiche del territorio gardesano tra Quattrocento e Cinquecento, con uno sguardo trasversale alle arti: dalla scultura alla pittura, dall’oreficeria all’arte tessile.
Nel corso di una recente riunione il Segretario politico della DC trentina, ingegner Vito Bertè, ha sottolineato il buon risultato delle elezioni europee e in particolare la soddisfazione per il nostro contributo all’elezione del candidato SVP, on. Herbert Dorfmann, precedentemente incontrato in un mattiniero raduno, ove si era constatata vicinanza valoriale e si era potuta apprezzare la sua esperienza in seno al Parlamento europeo, soprattutto per il ruolo da lui svolto in Commissione agricoltura come capogruppo del PPE.
Credo che l'offerta politica di oggi non sia in linea con i nostri principali fondamentali; di conseguenza si governa per clientelismi partitici, cosa che dovrebbe essere stata superata da tempo e che provoca, inevitabilmente, un collasso del tessuto sociale. Non essendo rappresentati da nessun partito, l'astensione cresce, e vince. Una partenza non approssimativa sarebbe quella di creare in ambito associazionistico, un perenne dialogo tra giovani e meno giovani. Un laboratorio di idee e di servizi alla persona, con metodo democratico, che possa generare la crescita delle persone e di noi giovani, anche sul nostro territorio.
Enea Piccinelli nacque a Piancastagnaio (Siena) il 9 ottobre 1927. E' stato Deputato della Repubblica Italiana dal 1963 al 1983 nelle Legislature IV, V, VI, VII, VIII. E' stato capo della Segreteria del Segretario Nazionale Dc, Amintore Fanfani. Fu sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale nel V Govermo Andreotti, dal 28 marzo 1979 al 3 agosto 1979. Ha seguito con autentica passione politica la riforma agraria nella provincia di Grosseto. Ha praticato sempre la politica intesa come scelta etica, ideale al servizio della comunità territoriale e di quella nazionale. Dopo l’arrivo della cosiddetta Seconda Repubblica, ha continuato nelle associazioni di volontariato quella sua nobile scelta di stare dalla parte degli ultimi, di coloro che non hanno voce. Son o in molti a rilevare la sua capacità di analisi, la ricchezza dei valori culturali, etici e politici e l' amore verso la sua terra e l' Italia tutta.
Provo una certa ritrosia a portare una testimonianza che mi coinvolge sul piano personale, perchè mi riporta addirittura agli anni dell'adolescenza e mi costringe, quasi su un lettino da psicanalista, a ricordare i percorsi di una vita fatta di alti e bassi nei confronti di chi ricordo: Silvio Lega. A Torino la Dc ha ricostituito una sede nel quartiere in cui Silvio è nato ed ha vissuto per molti anni. A lui è dedicata questa sezione ed il suo ritratto sorridente campeggia sulla parete in suo ricordo.
Vito Lattanzio e Aldo Moro, nella Regione Puglia, erano i Democristiani più votati. Giovanni Copertino, un Amico del Gruppo politico che faceva capo a Lattanzio, in questa intervista, fatta da Antonino Giannone, racconta le fasi più significative della vita di Vito Lattanzio, del suo rapporto con la gente, dei tratti della sua personalità, del suo pensiero politico che, poi, Copertino ha continuato con il suo impegno nella Democrazia Cristiana, nelle Istituzioni Comunali, Provinciali e Regionali.
Ave Maria grazia plena, fa’ che no sóna pù la sirena”, sottotitolo “1940-1946, dai racconti degli anziani di Arco”. Il volume edito dal Sommolago, curato da Giorgio Vivori e Romano Turrini (presidente del Sommolago) e contenente diciannove testimonianze, è stato presentato nel Romarzollo arcense per iniziativa del locale Circolo e del Comitato partecipazione, ma già era stato presentato all’oratorio San Gabriele dell’Addolorata, sempre di Arco. Vivori ha riscontrato negli anziani intervistati una bella disponibilità a raccontare, a raccontarsi. “Dire entusiasmo – precisa – sarebbe sbagliato”.
Cesare Hoffer, che è nel direttivo dell’associazione, è una fonte viva di memorie e rappresenta, come usa dire, un valore aggiunto. Con queste parole, più o meno, Monia Di Mauro ha introdotto l’ospite dell’ultimo appuntamento proposto nell’Alto Garda dall’associazione “Trentino storia territorio” a chiusura di un’intensa stagione d’incontri. Molti hanno un sogno nel cassetto, ma Hoffer il suo sogno l’ha trovato in una scatola di cartone: quella dove il bisnonno Cesare Bertanza conservava la sue cose.