IL POPOLO

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Qualificato pubblico a Rovereto, nella sala degli Specchi di casa Rosmini, per la conferenza dibattito ''Una Giustizia Giusta” promossa dalla sezione trentina della Democrazia Cristiana in vista del referendum del 12 giugno prossimo che propone l'abrogazione di norme contenute nella legislazione nazionale inerenti incandidabilità, misure cautelari, elezione dei consigli giudiziari, separazione delle funzioni dei magistrati, ed elezione del, Consiglio Superiore della Magistratura. Il dibattito, introdotto dal sen. Renzo Gubert, presidente nazionale della Democrazia Cristiana moderato dal direttore di Giornale SENTIRE, Corona Perer, ha offerto una disamina dei 5 quesiti referendari.
Lunedì pomeriggio 30 maggio, alle ore 17, presso la Sala Visconti, Via S. Filippo Bianchi, angolo Cinema Apollo in Messina, si svolgerà la prima assemblea pubblica del Partito, al fine di far conoscere tutti i candidati per il Consiglio Comunale e le Circoscrizioni alle elezioni del 12 giugno e illustrare la linea politico-programmatica contestuale alla candidatura a Sindaco, per l’alleanza di centro-destra, del candidato a Sindaco Maurizio Croce. Saranno presenti e interverranno il Segretario nazionale Renato Grassi, il Commissario Regionale Totò Cuffaro, il Segretario di Messina, Rosalia Schiro’ e la dirigenza provinciale, iscritti e simpatizzanti.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo il testo della relazione che l'avv. Lauigi Rapisarda propone nell'ambito del Convegno del 28 maggio corrente presso il Pontificio Ateneo Antonianum in Roma. Sgombrando il campo da ogni equivoco di fondo che pervade da tempo tutto il dibattito nazionale, l'avv. Rapisarda dichiara che "la Pace è un valore supremo ed è la condizione indispensabile per lo sviluppo della vita, delle relazioni e del benessere di ogni comunità sociale. Vederla, oggi, così impudentemente strumentalizzata nella quotidianità del dibattito politico e parlamentare, fino ad essere piegata a coprire ambigue simpatie per leader autocratici, ci provoca grande sofferenza.
Oltre ogni più ottimistica previsione, sono state più di un centinaio le persone che hanno partecipato al Congresso Provinciale della Democrazia Cristiana vicentina, che ha inaugurato anche la propria Sede. Tra delegati, simpatizzanti, vecchi democristiani e rappresentanti delle istituzioni lo Scudo Crociato vicentino è tornato a brillare. Ha aperto i lavori congressuali l'onorevole Luigi D'Agrò spiegando che la tormentata vicenda processuale che ha coinvolto per lungo tempo il simbolo della Democrazia Cristiana si è definitivamente conclusa con la certezza che la DC non è mai stata sciolta. Dal punto di vista politico per D'agrò "è arrivato il momento di rimettere il "sentimento democristiano" nella politica attiva, partendo proprio dalle amministrazione locali".
Si è tenuto ieri sera l’incontro webinar, promosso insieme all’amico Pasquale Tucciarello e grazie alla disponibilità degli amici del Centro studi Leone XIII di Rionero del Vulture, per l’avvio dell’assemblea costituente di ricomposizione politica dell’area cattolica. Non si tratta di un’operazione contro qualcuno e/o per far nascere un nuovo partito, ma esclusivamente tendente a sollecitare la compartecipazione di tutti: partiti presenti, associazioni, movimenti, gruppi della nostra area politica, uniti nella volontà di ricomposizione politica. E' stato redatto un documento appello che è possibile condividere e sottoscrivere, con il quale si chiede la convocazione dell’assemblea costituente dei DC e Popolari italiani.
A quasi trent'anni di distanza dal canto del cigno torna a sventolare la bandiera della Dc «I principi di don Sturzo le nostre radici; alcuni moderati sono orfani di rappresentanza» vergato da Luigi Pintor sul Manifesto. La prova provata sta in un invito che spiazza: sabato mattina, ore 10, via Massignan, inaugurazione della sede della Democrazia Cristina. No, non è un errore. Nella città natale di Mariano Rumor rinasce, a 28 anni dal suo canto del cigno, la Dc.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’idea del lancio dal basso della Costituente per la ricomposizione politica dell’area democratico cristiana e popolare promossa da Ettore Bonalberti per il Veneto e Pasquale Tucciarello per la Basilicata. Venerdì 20 p.v. alle ore 19 collegandosi al link: https://meet.jit.si/centrostudi potrà essere discussa la bozza di manifesto-appello che si allega.
La Democrazia Cristiana di Roma e Lazio, in occasione della giornata dell’Europa che celebra l’anniversario dei primi basilari passi dell’integrazione europea, voluta da Schuman, De Gasperi e Adenauer, che seppero rendere comune l’idea di un’Europa unita, partendo dalla “Dichiarazione” con cui R. Schuman proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio (Ceca), preludio di un’Europa unita, sottolinea tutta la lungimiranza di tale idea e del cammino non facile, come lo stesso Schuman ebbe a prefigurare.
Una riflessione sull’autonomia dell’Isola preparando le elezioni regionali. I Padri costituenti dell'Autonomia Siciliana, Sturzo, Aldisio, Alessi e pochi altri, la considerarono, proposero e gestirono come un nuovo Rinascimento, con il compito principale che i diritti di tutti i cittadini siciliani fossero più che difesi, esercitati nel pieno della libertà, giustizia, solidarietà e sussidiarietà. E proprio nel broccardo : "Autonomisti e Unitari", era implicito che in Sicilia vi fosse un forte risveglio di più concreta e rinnovata spiritualità civica.
La Democrazia Cristiana di Roma e Lazio esprime forte preoccupazione in merito al tunnel in cui si sta infilando il nostro Paese con la decisione di aderire supinamente al “dettato” scaturito dal Vertice di Ramstein, nel quale è stato deciso di sostenere anche con armi pesanti la difesa Ucraina, allo scopo di indebolire la capacità militare dell’esercito russo.