La riforma Cartabia e la strettoia del semestre bianco
Il meccanismo mostruoso del “fine processo mai” della riforma Bonafede, per fortuna è stato novellato. Con la doppia fiducia la Camera dei deputati ha varato una versione assai differente di quel testo, attualmente in vigore. Pur lasciando inalterato il sistema nel primo grado di giudizio, modifica in modo netto la decorrenza per la definizione dei gradi successivi, ossia in appello e nel ricorso in Cassazione. Così, per il gravame che introduce un nuovo giudizio di merito, viene introdotto un tempo massimo di due anni per la sua definizione, ampliato a tre anni per i primi tre anni dall’entrata in vigore della riforma.