ESORTAZIONE APOSTOLICA
DILEXI TE
DEL SANTO PADRE LEONE XIV
SULL’AMORE VERSO I POVERI
1.- Continuità con Francesco
«Ereditato questo progetto, sono felice di farlo mio – aggiungendovi alcune riflessioni – e di proporlo all'inizio del mio pontificato, condividendo il desiderio del mio amato predecessore che tutti i cristiani possano percepire il forte legame tra l'amore di Cristo e la sua chiamata a raggiungere i poveri».
2.- I poveri, volto di Cristo
«La situazione dei poveri rappresenta un grido che, nel corso della storia dell'umanità, interpella costantemente le nostre vite, le nostre società, i sistemi politici ed economici e, in particolare, la Chiesa. Nei volti feriti dei poveri troviamo impressa la sofferenza degli innocenti e, quindi, la sofferenza di Cristo stesso».
3.- Una società diseguale
"Viviamo in una società che spesso privilegia determinati criteri per orientare l'esistenza e la politica, segnata da numerose disuguaglianze. Pertanto, alle vecchie forme di povertà di cui abbiamo preso coscienza e che cerchiamo di contrastare, se ne aggiungono di nuove, a volte più subdole e pericolose."
4.- Cultura dello scarto
"Persiste ancora, a volte ben mascherata, una cultura che ignora gli altri senza nemmeno rendersene conto e tollera con indifferenza milioni di persone che muoiono di fame o sopravvivono in condizioni indegne dell'esistenza umana."
5.- Non abbassare la guardia
"Non dobbiamo abbassare la guardia di fronte alla povertà. Siamo particolarmente preoccupati per le terribili condizioni in cui versano così tante persone a causa della mancanza di cibo e acqua. Ogni giorno, diverse migliaia di persone muoiono per cause legate alla malnutrizione. Nei paesi ricchi, i dati relativi al numero di poveri non sono meno preoccupanti. In Europa, sempre più famiglie non riescono ad arrivare a fine mese."
6.- Pregiudizi ideologici
"I poveri non sono qui per caso o per un destino cieco e amaro. Ancor meno, la povertà, per la maggior parte di loro, è una scelta. Eppure, c'è ancora chi osa affermarlo, mostrando cecità e crudeltà. Ovviamente, tra i poveri, c'è anche chi non vuole lavorare, forse perché i loro antenati, che hanno lavorato tutta la vita, sono morti poveri. Ma sono molti – uomini e donne – che lavorano comunque dalla mattina alla sera, a volte raccogliendo cartone o svolgendo altre attività del genere, anche se questo sforzo serve solo a sopravvivere e mai a migliorare veramente la loro vita."
7.- Cristiani ideologizzati
«Anche i cristiani si lasciano spesso contagiare da atteggiamenti segnati da ideologie mondane o da posizioni politiche ed economiche che portano a generalizzazioni ingiuste e a conclusioni fuorvianti (...). Non è possibile dimenticare i poveri se non si vuole uscire dalla corrente viva della Chiesa che scaturisce dal Vangelo e feconda ogni momento storico».
8.- Dio sceglie i poveri
"Mi chiedo spesso perché, nonostante le Sacre Scritture siano così precise riguardo ai poveri, molti continuino a pensare di poterli escludere dalla propria cura. Per il momento, restiamo nell'ambito biblico e cerchiamo di riflettere sul nostro rapporto con gli ultimi della società e sul loro posto fondamentale nel popolo di Dio."
9.- L'educazione dei poveri, un dovere
"Per la fede cristiana, l'educazione dei poveri non è un favore, ma un dovere. I bambini hanno diritto alla saggezza, come requisito fondamentale per il riconoscimento della dignità umana. Insegnare loro significa affermare il loro valore, dare loro gli strumenti per trasformare la loro realtà. La tradizione cristiana comprende che la conoscenza è un dono di Dio e una responsabilità comunitaria."
10.- La dittatura di un'economia che uccide
"Dobbiamo continuare a denunciare la 'dittatura di un'economia che uccide' (...). La dignità di ogni persona umana deve essere rispettata ora, non domani, e la difficile situazione di tante persone a cui questa dignità è negata deve essere un costante richiamo alla nostra coscienza."
11.- Mancanza di equità
"La mancanza di equità è la radice dei mali sociali". Infatti, "spesso si ha la percezione che, in realtà, i diritti umani non siano uguali per tutti".
12.- Fossa di terra
"I deboli non hanno forse la nostra stessa dignità? Chi nasce con meno opportunità ha meno valore come esseri umani e dovrebbe semplicemente sopravvivere? Il valore delle nostre società e il nostro futuro dipendono dalle risposte che daremo a queste domande. O riacquistiamo la nostra dignità morale e spirituale, o cadiamo in un abisso di sporcizia."
13.- Il rischio di sembrare "stupidi"
"È responsabilità di tutti i membri del popolo di Dio alzare la voce, in modi diversi, per risvegliare, denunciare e parlare, anche a costo di apparire 'stupidi'."
14.- Uno dei nostri
"Un cristiano non può considerare i poveri semplicemente come un problema sociale; sono una 'questione di famiglia'; sono 'uno di noi'. Il nostro rapporto con loro non può essere ridotto a un'attività o a un ufficio della Chiesa."
15.- Gruppi 'cristiani' che non amano i poveri
«A volte si percepisce in alcuni movimenti o gruppi cristiani una mancanza o addirittura l'assenza di impegno per il bene comune della società e, in particolare, per la difesa e la promozione dei più deboli e svantaggiati».
a cura di Tommaso Stenico