di Tommaso Stenico
Il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, diventerà ufficialmente festa nazionale. Dopo quasi mezzo secolo, il 4 ottobre tornerà a essere ufficialmente un nuovo giorno festivo. Infatti, la ricorrenza di San Francesco come festa nazionale non è una novità assoluta: era già stata celebrata in Italia dal 1958 al 1977, quando diverse festività furono soppresse a causa delle misure di austerità. Ora, a quasi cinquant’anni di distanza, sembra esservi una reintroduzione che porterà con sé significati simbolici e spirituali profondi.
Il governo di Giorgia Meloni inquadra l'iniziativa come un'affermazione dell'identità e della memoria collettiva, e il provvedimento arriverà in vista delle celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di San Francesco. La nuova festività intende valorizzare i principi di pace, solidarietà, tutela dell’ambiente e inclusione sociale incarnati dal Santo di Assisi e considerati di perenne attualità.
A partire dal 1° gennaio 2026, tra le festività riconosciute sarà inserito anche il 4 ottobre, festa nazionale di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.
Riscoprire San Francesco significa anche rilanciare il suo messaggio di pace, più che mai attuale
L’elenco aggiornato delle festività comprenderà quindi tutte le domeniche e le principali ricorrenze religiose e civili, tra cui Capodanno, Epifania, Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, Ferragosto, 1° novembre, 8 dicembre, Natale e Santo Stefano. Dal 2026, a queste si aggiungerà il 4 ottobre, giornata dedicata al Santo di Assisi.
Il provvedimento modifica la legge 260/1949, che elenca i giorni considerati festivi ai fini del lavoro e della giustizia in Italia, in via di approvazione stabilisce la chiusura di scuole e uffici pubblici e invita a promuovere iniziative culturali ed educative. Il 4 ottobre 2026 cadrà, però, di domenica: quindi il primo "giorno non lavorativo" effettivo per la maggior parte dei lavoratori arriverà presumibilmente nel 2027.
Il voto alla Camera è stato trasversale, con un sostegno che va oltre la coalizione di governo, e ci si aspetta ora che il Senato dia l'approvazione definitiva nelle prossime settimane.