IL POPOLO

Editoriali

Fumi di guerra e preoccupazioni diffuse. Ma davvero siamo alle soglie di una terza guerra mondiale oppure la stiamo già combattendo, come pensa qualcuno? Secondo il premier polacco, Tusk, i prossimi due anni saranno i più difficili dell’Europa dopo il 1945. Secondo la Meloni, forse la guerra non è così imminente come potrebbe sembrare ma è invece urgente una deterrenza europea. Secondo Macron, invece, le cose sono arrivate a un punto tale che si dovrebbe intervenire con truppe europee a sostegno dell’Ucraina.
Il primo obiettivo a scala europea è quindi quello di una costruzione di capacità di governo per il raggiungimento di bene comune. Le istituzioni europee sono da decenni deboli, limitate da regole decisionali che prevedono per ogni stato membro dell’Unione potere di veto. Il passo avanti con le “cooperazioni rafforzate” è ancora insufficiente e presenta pericoli di disgregazione della solidarietà fra i paesi europei. Sul principio di fondo del rafforzamento della costruzione di un efficace governo per il bene comune europeo un democratico cristiano non può nutrire dubbi
In Russia tutto è eccessivo: un grande popolo, una grande cultura, una grande storia. Non è eccessiva, invece, la vittoria di Putin alle soglie del suo quinto mandato. È la logica delle dittature: partecipazione massima popolare, percentuali bulgare di consenso, al limite del 90%. Come in Cina, ma l’esempio viene da lontano. In Occidente, dove guadagnare il 27/28% alle elezioni è già una conquista, si resta stupefatti. In Europa, diciamolo pure, governano le minoranze. Minoranze, poi, che sono ancor più minoranze visto che vota, in media, il 50% dell’elettorato.
I principi cristiani non siano finalizzati solo a un obbiettivo escatologico, ma debbano anche aiutare a elaborare i limiti e le caratteristiche qualificanti di impegno dei cattolici in politica, alla luce dell'Umanesimo Cristiano.
Che l’Europa si preoccupi delle case green mi dà il voltastomaco. Quali case? Quelle che saranno distrutte dai droni di un nemico qualunque se l’Europa non sarà in grado di difendersi? La situazione internazionale è molto delicata, dall’Ucraina al Medio Oriente, dallo Yemen alla Nigeria. Questa è una terza guerra mondiale strisciante. Cosa ci vuole per capirlo? Dov’è la politica, quella vera? Dove sono le strategie? Sulle case green? Troppo poco e quasi inutile. La grassa Europa fa gola a tutti, tranne a se stessa.
I quotidiani trentini hanno dato ampio spazio a un convegno e alla presentazione di un volume curato da due giornalisti circa gli effetti della disparità di attività lavorativa tra uomini e donne. Ho cominciato nel 1965, primo anno di università, a fare le prime ricerche sociologiche su dati e ho continuato con pubblicazioni fino a due anni fa. In materia ho frequentato corsi di statistica e di matematica, compresa quella per le scienze sociali, demografia, tecniche psicometriche, metodologia della ricerca e mi sono perfezionato al Graduate Center della City University di New York sotto lo guida di uno dei migliori metodologi, il prof. Edgar Borgatta. Quando perciò leggo di risultati di indagini ho il costume di valutarne l'attendibilità e invece continuo a leggere come risultati indiscutibili affermazioni che non lo sono.
Gaza: un ritmo incessante di pessime notizie: siamo a 20/22 mila morti, con una popolazione allo stremo. Hamas, nel suo programma politico, vuole distruggere Israele. In cambio, Israele massacra i Palestinesi e vuole cancellare dalla faccia della terra Hamas. I due non si vogliono conoscere, ma si combattono lo stesso. Al buio, senza alcuna strategia. Hamas vuole la distruzione di Israele. Chiaramente, è un obiettivo improponibile. Quindi combatte e uccide per qualcosa d’insensato. Secondo Netanyahu, Hamas deve essere annientata. Gli ostaggi devono essere liberati. Israele non tratta con i terroristi.
Stamane è stata data la notizia della morte di W.Schäuble, storico ministro delle finanze di Angela Merkel. Soprannominato “Zero nero” per la sua concezione - che trova un suo antesignano in Quintino Sella, ministro delle finanze dei primi governi dell’Unità d’Italia(1862-1873)assai rigorista nei conti pubblici, fu inflessibile nell’’applicare la sua formula: “Schwarze null”, appunto “zero nero”, non discostandosi mai nella gestione del bilancio statale dal perseguirne il perfetto equilibrio; consentendo alla Germania un periodo di grande prosperità economica, dopo la riunificazione e la capacità di affrontare con robuste misure la crisi pandemica di questi anni recenti.
L'8 novembre p.v. è convocata la Direzione DC. Certamente uno dei punti che il Segretario porrà all'esame saranno le prossime elezioni europee. In sue dichiarazioni aveva ventilato un accordo con Forza Italia, menzionando la positiva esperienza in Sicilia. Qualcuno in messaggi ha sollevato perplessità. Certamente si tratta di un tema di rilievo. Fino al Congresso di Roma di quest'anno, segreteria Renato Grassi, l'impostazione era quella di cercare collaborazione e unità di presentazione alle elezioni con i vari soggetti politici che, sia pure in modi diversi e a titolo diverso, si richiamano alla tradizione democratico-cristiana e popolare, in ogni caso nell'ambito della famiglia del Partito Popolare Europeo.
Chi, come il sottoscritto, ha impegnato gli ultimi vent’anni di impegno politico nel progetto di ricomposizione politica dell’area cattolico democratica, liberale e cristiano sociale (nella convinzione che all’Italia serva, come nei momenti migliori della sua storia, la presenza di una forza politica ispirata dai valori della dottrina sociale cristiana, erede della migliore tradizione popolare e democratico cristiana), ritiene che, nella condizione attuale del Paese, retto dalla maggioranza di una minoranza dell’elettorato italiano, per costruire un’alternativa alla destra nazionalista e sovranista oggi al potere, serva costruire un’alleanza ampia e articolata di centro sinistra, nella quale sia forte la componente centrale: democratica, popolare, liberale, riformista, euro-atlantista, nella quale possano convivere i principi e i valori dell’umanesimo cristiano, liberale e socialista.