IL POPOLO

Editoriali

«Metta da parte i guantoni, serve gentilezza», così Maria Rosaria Boccia risponde a Giorgia Meloni dopo i commenti della premier sul caso Sangiuliano. E’ la richiesta di un break o l’annuncio di una ripresa del combattimento a un diverso livello? Sembrava che, con le dimissioni del ministro Sangiuliano, la stucchevole vicenda fosse finita e, invece, continua questa storia ricca di imbrogli e di sorprese, ahinoi, alimentata dalle improvvide sortite della premier Meloni che continua a riferirsi alla dr.ssa Boccia, come a “ questa signora”, favorendo le immediate repliche puntute dell’interessata, che sembra annunciare altre sorprendenti rivelazioni.
Si potrebbe ricorrere all’aforisma di Flaiano del titolo, per descrivere la situazione della politica italiana, con speciale riguardo al governo di centro destra. Contraddittoria la vulgata sullo stato dell’economia e del mondo del lavoro. con la presidente del consiglio che dichiara: “mai così tanti occupati dai tempi di Garibaldi”, nel giorno stesso in cui Eurostat evidenzia come il reddito disponibile delle famiglie italiane sia in calo dal 2023 rispetto nell’UE dove sale. Il carovita si fa sentire in tutte le famiglie del ceto medio e delle classi popolari, con casa, bollette e trasporti che incidono pesantemente nei bilanci familiari, trattandosi di spese, che del budget disponibile sono obbligate con inevitabile riduzione alla propensione al risparmio e ai consumi.
Il direttivo di Iniziativa Popolare riunitosi ieri ha diffuso il comunicato che si allega. Viene confermata la volontà di concorrere alla ricomposizione politica dell’area cattolica con l’appello ad altre formazioni partitiche per costruire liste unitarie di centro alle prossime elezioni regionali. Motori di tale progetto saranno i comitati provinciali e di collegio di partecipazione democratica e popolare, luoghi di dialogo e confronto con le diverse realtà culturali, sociali e politico organizzative presenti nei territori, nei quali analizzare con metodo democratico i problemi e i bisogni dei cittadini per condividere programmi in grado di corrispondere alle attese della gente, ispirati dai valori della dottrina sociale cristiana e del popolarismo.
In un consiglio nazionale della DC riunitosi poco tempo dopo la riunificazione della Germania (3 Ottobre 1990), Giulio Andreotti fece un discorso, a noi giovani apparso un po' “disallineato”, di cui, all’uscita a Piazzale Sturzo gli chiedemmo spiegazione. Con il suo consueto garbo e ironia ci disse: “amo tanto la Germania che preferisco avere a che farne con due”. Il nostro grande leader aveva la vista lunga e, onestamente, dopo il voto in Turingia e in Sassonia, con lo tsunami del voto alla destra Alternativa per la Germania (AfD), ci dovremmo ricordare di quella sua illuminante predizione.
Iniziativa Popolare è un movimento avviato da alcuni esponenti DC e Popolari (Tassone, Gemelli, Scilipoti, Bonalberti, Tucciariello con il compianto Publio Fiori) che ha affidato a due giovani: Mattia Orioli, marchigiano e Roberta Ruga, veneziana, il coordinamento di questa nuova realtà che si propone di favorire la ricomposizione politica dell’area dei DC e Popolari italiani. Movimento allo “statu nascenti”, Iniziativa Popolare ha attivato un Comitato di coordinamento con altre realtà partitiche e associative (DC di Cuffaro, Unione Cristiana, Nuovo CDU, Rinascita Popolare, Piattaforma 2024, Tempi Nuovi e altri) avente proprio l’obiettivo della ricomposizione politica dei DC e Popolari. I principi fondanti del comitato, si saldano nell’identità e secondo la storia, la tradizione, e l’esperienza del PPI (Partito Popolare Italiano) e della DC (Democrazia Cristiana), quali formazioni laiche di ispirazione Cristiana e democratico popolari ben radicate nella storia italiana.
Abbiamo assistito alle celebrazioni plurime di De Gasperi a 70 anni dalla sua morte. Ci hanno favorevolmente colpito i diversi articoli pubblicati su Il Popolo e su il Domani d’Italia, scritti da persone della nostra area culturale, sociale e politica, con dovizia di riferimenti etico politici, così come abbiamo condiviso quanto scrive oggi su” l’Identità”, l’on. Carlo Giovanardi a proposito di “ tutti degasperiani con omissione di ricordo”.
Nel primo fascismo, o protofascismo come lo definisce Mimmo Franzinelli, ecco il protosquadrismo, responsabile degli scontri che perturbano Milano nel 1919. Intanto nel Polesine, che diventa un laboratorio del socialismo riformista e dello squadrismo agrario, spicca il ruolo di Giacomo Matteotti, che il fiduciario del Fascio di Rovigo dipinge come il gaudente o il milionario travestito e il settimanale cattolico di Adria definisce socialista impellicciato (epiteto che sorprende l’amico Cristian De Massari, tanto che non gli par vero). Per il “Popolo d’Italia” lui è il bolscevico milionario, per il “Corriere del Polesine” il deputato palanca. Ancora un anno dopo il delitto, i “fascisti estremisti” di Firenze (come ebbero a presentarsi) insisteranno nel definirlo quale “socialista milionario, neutralista e disfattista”, in contrapposizione alla figura di Amerigo Dumini, invece “mutilato, decorato al valore” e “squadrista di tutte le nostre travolgenti azioni”.
Sono molte le voci che chiedono, specie dopo la 50^ settimana sociale dei cattolici svoltasi a Trieste (3-7 Luglio 2024), l’avvio della ricomposizione politica dell’area cattolica italiana. Il movimento di Iniziative Popolare, da diverso tempo sta lavorando alla ricomposizione dell’area Popolare Democratico Cristiana, e sul punto ha promosso il cd. “Tavolo d’incontro” nato tra le varie forze politiche e personalità che si rifanno alla stessa comune storia, cultura e radice politica, che insieme ed uniti sono animati dalla comune volontà di difendere, conservare e ridare forza e vita alla propria area politica che dopo il 1993-94, la dolorosa diaspora, non è più riuscita a ricompattasti e dare, con lo spirito di pluralità e autentica ispirazione cristiana, una politica vera, popolare, democratica e risolutiva al paese.
La divaricazione netta in politica estera tra il ministro vicepresidente del consiglio Taiani e il ministro vicepresidente Salvini, unita alle posizioni ondivaghe della Meloni, sino a quando potrà durare? Nella prima repubblica, una situazione come quella verificatasi nel recente voto per la presidenza dell’UE avrebbe causato l’immediata crisi di governo.
Con la riconferma di Ursula Von der Leyen alla guida dell’Unione europea e la formazione di una maggioranza PPE-PSE-Liberali-Verdi, con il voto contrario dei conservatori della premier Meloni, del M5S e delle destre estreme europee, anche nel nostro Paese si potranno verificare svolte nella politica e negli assetti dei partiti. In Europa si è confermata la leadership dei Popolari, una formazione politica erede degli ideali di De Gasperi, citato nell’intervento della Von der Leyen, Adenauer, Monnet e Schuman, alla quale fanno riferimento non solo Forza Italia, giunta a quella scelta per l’intelligente intuizione sollecitata a Berlusconi ...