IL POPOLO

Politica

Dopo le varie sollecitazioni espresse con numerosi documenti a sostegno dell’opportunità-necessità di ricomporre politicamente la nostra area cattolico democratica e cristiano sociale, Ettore Bonalberti pensa che sarebbe utile e opportuno un incontro webinar per fare il punto della situazione. Un primo impegno per la nuova Camaldoli programmatica, della cui organizzazione dovremmo discuterne insieme potrebbe/dovrebbe favorire la successiva convocazione di un’assemblea costituente dei DC e popolari italiani. Attende risposte.
Chi saranno i futuri elettori del Movimento Cinque Stelle? Secondo la mia teoria, “la casta”, oggi come allora, non dovrebbe mutare di molto i propri comportamenti elettorali, sostanzialmente stabili nel confermare fiducia ai partiti che ne garantiscono la funzione e la vantaggiosa sopravvivenza. Più complessa la situazione dei “diversamente tutelati”, che subiscono le conseguenze delle scelte che, pandemia e condizionamenti europei sul recovery fund, impongono alle scelte del governo. Difficile stabilire cosa accadrà con le annunciate riforme della pubblica amministrazione, della giustizia, ecc...
Viviamo una fase politica caratterizzata da partiti che, in larga misura, sono molti distanti da quanto indicato dall’art.49 della Costituzione in materia dei democrazia interna. Lo sfascio dei partiti della Prima Repubblica (1948-1993) e l’avvento del partito-azienda berlusconiano sino al partito etero diretto del M5S della Terza Repubblica, dopo la lunga stagione forza-leghista della seconda, segna il suo limite nella crisi della politica, dopo le soluzioni trasformistiche dei governi giallo verde-Conte 1 e giallo rosa-Conte 2, e la formazione del governo Draghi “senza vincoli di formula politica”.Al deserto delle culture politiche degli attuali partiti, l’avvio di un progetto popolare, ecologista, liberale e riformista, sostenuto dagli orientamenti ideali descritti, rappresenterebbe un bel salto in avanti per la politica, corrispondente alle attese di una vasta platea di cittadini, elettrici ed elettori dell’Italia, al Nord come al Sud del Paese.
Registriamo oggi un prezioso intervento di Giorgio Merlo su “Il domani d’Italia” secondo cui non è più tollerabile la frammentazione dell’area cattolica e popolare e mette in guardia da una perniciosa tendenza a esiziali superfetazioni personalistiche, a dir poco surreali. Ma che trova la non condivisione dell’amico Bonalberti per il quale, invece, con immediata risposta su “Il Popolo“: ”..per non far fallire l’impresa.. sia indispensabile partire prima dal programma con cui ci si dovrà necessariamente confrontare..”
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Di fronte alla proposta di un’assemblea costituente per superare la frammentazione politica esistente nell’area cattolico democratica e cristiano sociale è prima di tutto necessario un accordo sul programma, condizione prima per non dividersi prima ancora di cominciare e sul tema delle alleanze, che, tra l'altro, saranno condizionate se non del tutto imposte dalla legge elettorale che, alla fine, sarà scelta. In questa fase di ricomposizione della nostra area serve affermare che il centro di ispirazione DC e popolare dovrà essere: "alternativo alla destra nazionalista e populista e distinto e distante dalla sinistra senza identità".
Possono essere di conforto le parole di Giovanni Spadolini, laico, storico e giornalista che da Presidente del Consiglio scrisse: “oggi più che mai l’insegnamento che De Gasperi seppe trasmetterci e l’esempio che riuscì a dare alla nostra classe politica ci rende responsabili di fronte al paese; l’attaccamento alle Istituzioni, il senso dello Stato, il rispetto di ogni ideologia, l’accettazione di diverse esperienze che distinsero la sua opera, devono farci meditare ed indicarci la via da seguire”.
L’ISTAT ha rilevato ieri che rispetto al 2020 vi sono 945.000 posti di lavoro in meno dopo 12 mesi dall’inizio della pandemia. Su quasi un milione di posti persi, 218 mila si riferiscono a dipendenti stabili (i cassaintegrati fanno di parte di questa cifra), 372 mila a dipendenti precari, mentre gli altri 355 mila sono lavoratori autonomi. Come ho commentato a caldo ieri, la pandemia colpisce soprattutto i più fragili tra i diversamente tutelati e il terzo stato produttivo.
Biasimare certi cittadini per la loro superficialità politica, è un atto di onestà. Ci sarà stato come un vento di felicità quando la parola democrazia iniziò a prendere posto in ogni lessico e a introdurre la grande cultura della libertà. Nei tempi moderni, sembra però che il concetto di libertà non sia vissuto in modo assennato e si assiste ad un uso un po’ scriteriato della parola. C’è chi, interpretando la libertà in modo narcisista ed eccentrico, si sente come “illuminato” su tutto.
A seguito della recente riunione della Federazione Popolare dei democratici cristiani il Segretario Nazionale della Democrazia Cristiana informa che venerdì 18 dicembre p.v. si riunirà la Direzione Nazionale del Partito per le opportune valutazioni e per le conseguenti scelte politiche e operative. Renato Grassi ritiene che ogni auspicata e più ampia aggregazione possa, in ogni caso, realizzarsi attorno al simbolo dello scudo-crociato e con una chiara matrice democratico-cristiana.
Il 18 agosto ha luogo a Pieve Tesino (Trento) la Lectio degasperiana, il grande evento pubblico che la Fondazione De Gasperi di Trento organizza per onorare la memoria dello Statista trentino nel suo paese natale nei giorni dell'anniversario della sua morte. Quest'anno, 18 agosto 2020, la lectio è stata tenuta dalla Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Una occasione per rileggere la nostra storia costituzionale con uno sguardo rivolto al futuro, così da confermare che la strada dei diritti non può mai essere separata da quella dei doveri di solidarietà che ogni cittadino assume di fronte alla comunità.