di Mario Tassone
L’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è un fascio di luce dopo il tanto buio, causato dai fatti del 7 ottobre del 2023.
In questo lasso di tempo l’ ignominia ha prevalso sulla civiltà, la violenza ha ferito sentimenti, l’orrore della violenze contro persone inermi,molti bambini e donne, ha cancellato la sensibilità di umanità e di pietà.
Le guerre sono tragedie, il collasso della convivenza. I conflitti hanno segnato la storia dell’umanità.
Si sperava che dopo i due conflitti mondiali e i tanti che ne son seguiti ci potesse essere una stagione in cui le feroci contrapposizioni ,antiche e non, potessero trovare,in un clima mondiale più disteso,giuste composizioni nel segno della giustizia,della convivenza pacifica.
I G 7,8,20 e così via sono stati visti con la speranza che si operasse per un nuovo ordine mondiale.
I summit delle grandi potenze potevano costruire processi di pacificazione e fare giustizia di interessi violati.
Si sperava,quindi,che i focolai locali potessero essere assorbiti e ricomposti da scelte di ampio respiro che cancellassero sfruttamenti inumani.
Invece le Assise delle potenze non hanno rotto gli angusti recinti dei loro interessi e non hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo perché non ce l’hanno .
Il medio oriente è stato sempre una area in subbuglio.
Il controllo delle risorse energetiche sono state e sono la causa di scontri epocali,del fenomeno sempre più incontrollato del terrorismo.
Ci auguriamo che il cessato ll fuoco fra Israele e Hamas sia preludio di pace che contagi anche altri territori dove scorre il sangue.
Ai Paesi arabi,al Presidente Trump va dato merito per l’attuale risultato positivo raggiunto.
Forse si riesce a capire che i conflitti rendono tutti insicuri.
Per gli accordi l’Europa è stata assente.
L’Italia rivendica con consumata goffaggine ruoli che non è riuscita ad avere e di cui non c’è traccia come scrive Massimo Franco su Corsera, forse è nel pensiero della Meloni e di Tajani.
Ma non possiamo leggere il pensiero altrui.
Solo auspicare serietà che non si raggiunge con la grinta della presidente del Consiglio e con la svogliatezza del pensiero del ministro degli Esteri.
Su tutta questa vicenda qualche preoccupazione c’è che non sia un armistizio fragile.
A proposito di goffaggine il ministro della giustizia Nordio ne ha dato un vastissimo campionario quando l’altro giorno il Parlamento ha discusso se dare o meno l’autorizzazione a procedere nei confronti suoi,del ministro Piantedosi e del sottosegretario Mantovano per la vicenda squallida della liberazione di Almastri un assassino e torturatore.
Nordio non ha detto la verità al Parlamento e fa dire solo oggi che c’era una ragione di stato, perché era in pericolo la incolumità dei nostri connazionali.
E’ una notizia tutta da verificare ma sembra una cialtroneria.
Il fatto è che l’Italia ha liberato un criminale,uno stupratore di bimbi e non si sa la ragione vera, forte e convincente!