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La pasta al pomodoro di Saba, i cannelloni del Vate, gli spaghetti freudiani di Luca Goldoni. Quel che più splende nella memoria dello scrittore Umberto Saba, ormai anziano, è un piatto di pasta al pomodoro che gli venne servita da Rocco Pesce. Si trattava di una minestra sontuosamente condita che al giovane triestino, che allora aveva appena vent’anni, apparve come una purpurea meraviglia. “Quel piatto – ancora vivamente ricorda – sembrava una bandiera trionfale”. Era semplicemente preparato all’uso meridionale ma il candido Umberto, rapito, pensò addirittura che fosse una nuova invenzione (l’ennesima) dell’Imaginifico: il Bianco immacolato signore di cui fu ospite nella memorabile settimana dannunziana della sua giovanezza.
Il campo dei Fratelli d’Italia era occupato e, bisogna dirlo, con un certo perdurante successo. Così il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha deciso di dedicare il suo calendario per l’anno 2024, “dedicato alle figure femminili nella storia, nelle arti, nelle scienze e nella società della nostra provincia”, alle... Sorelle del Trentino. Un calendario di sole donne – ecco di che si tratta – ma non riservato ai soliti camionisti, barbieri e gestori di autorimesse, destinatari abituali di analoghi prodotti.
“Nel Novecento - scrive don Marcello Farina nel suo Pane (un libro de “Il Margine” spezzato con Piergiorgio Cattani) - il pensiero sulla nascita arriva ad assumere un posto importante nella filosofia, quando questa disciplina si apre, per così dire, anche alle donne”. Prima avevamo un’infinità di pensieri sulla morte, quasi nessuno sulla nascita. Era come se ci fossimo dimenticati del momento iniziale della nostra vita....Nella storia della filosofia – conferma Francesco Agnoli – si può intravedere in germe una filosofia della nascita, che può contare sugli apporti di Hannah Arendt e Maria Zambrano. Gli uomini, suggerisce proprio la Arendt, non sono nati per morire, ma per incominciare. Sono esseri natali. Anche il perdono ha qualcosa di miracolosamente natale.
I dipinti di Carlo Pederzolli (1923-2005) sembrano oggi assai apprezzati dal pubblico dei social. Nel centenario della sua nascita il loro autore, di formazione autodidatta, ben meriterebbe dunque un ricordo della sua città – Riva del Garda - che lo vide protagonista di una personale assieme a Romeo Chiesa nel febbraio del 2002, presso la vecchia Galleria Craffonara. Ma Pederzolli, socio di lunga data del Gruppo Amici dell’Arte di Riva e sempre presente alle iniziative dell’associazione, partecipò a numerose manifestazioni artistiche, nazionali e regionali.
“Uno scienziato che guardava al futuro”. Nel bicentenario della nascita lo han presentato così, in due giornate di studio, padre Alessandro Serpieri, che a Rimini ha intitolati una via del centro storico e un liceo: “una scuola – ha precisato l’assessore comunale alla cultura – molto importante del tessuto scolastico cittadino, e che da cento anni porta quel nome”. Del resto – ha ricordato la contessa Beatrice M. Serpieri – “Rimini ritorna sempre nella nostra famiglia, mentre non c’è una sommossa risorgimentale dove non ci sia un Serpieri”...Da astronomo Alessandro Serpieri si occupò di eclissi, luce zodiacale, aurore polari e stelle cadenti, di cui determinò alcune radianti. La parola ritorna in sismologia nella sua nozione di “radiante sismico”. È un esempio dell’eclettismo illustrato da Flavio Vetrano, dell’università di Urbino “Carlo Bo”, secondo cui Serpieri introdusse tra i primi il concetto di estetica delle scienze. “Come vi è un’estetica delle arti e delle lettere, così io credo di poter ammettere un’estetica delle scienze”.
Il sodalizio velico rivano nasce nel 1928 da una costola della società sportiva Benacense ed ha da subito una forte impronta dannunziana. In sede peraltro è ancora gelosamente custodito, come fosse una reliquia, il guanto bianco che Gabriele d’Annunzio dimenticò in occasione della sua visita rivana nel 1937, nonché il Calice dell’Orbo veggente da lui regalato.
Alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne contiamo la 105esima vittima, ma contiamo anche il 105esimo carnefice, vittima di un analfabetismo sentimentale che lo ha portato a credere di poter disporre della vita altrui, negando di fatto quella cultura del rispetto che dovrebbe stare alla base di qualsiasi relazione umana. Dobbiamo continuare ad assistere a questa strage? A contare senza poter immaginare se e quando la conta finirà?”, si domanda Patrizia Pilato, dirigente della Democrazia Cristiana in Sicilia.
Gran festa a Rimini per i cent’anni dell’Istituto Maria Ausiliatrice, meglio conosciuto come la scuola dei Salesiani. La celebrazione, presieduta dal vescovo mons. Nicolò Anselmi, ha visto anche la presenza del sindaco Jamil Sadegholvaad, ex allievo salesiano come Alberto Marvelli, come Silvio Berlusconi e Benito Mussolini. Le Figlie di Maria Ausiliatrice, che puntano alla creazione di una comunità educante sulla base del carisma salesiano, non si stancano di far presente che l’educazione è cosa di cuore e non può essere separata dalla fede. Il loro motto è “Piedi in terra ma cuore in cielo”.
Assieme alla famiglia e ai Salesiani, l’Azione cattolica fu l’ambito privilegiato della formazione umana e cristiana di Alberto Marvelli. Nell’associazione, quale la pensò e la volle Pio XI, egli realizzò infatti “la maturazione del suo cammino spirituale”. Lo ricorda, sul periodico riminese “Il Ponte”, Cinzia Montevecchi informando che dell’Azione cattolica Marvelli fece parte con diversi incarichi di responsabilità fino alla primavera del 1946, quando diede le dimissioni da presidente di AC nella sua parrocchia per presentarsi alle elezioni amministrative dell’autunno nelle file della Democrazia cristiana...Marvelliera fermamente convinto, e infatti lo scriveva papale papale – “la fede deve diventare principio di vita”.
“Non è un libro di nostalgie, di risentimenti o anche di autocelebrazioni” è stato detto presentando il libro del Presidente, come viene ancora chiamato Lorenzo Dellai. “Già il titolo - Essere comunità autonoma. Il Trentino dalle radici alle nuove vie dell'Autonomia (Vitrend 2023) - dice che non è personalistico come altri prodotti di carattere e scopo piuttosto elettorali”. Quella di Riva del Garda, presso l’Astoria Resort, non è stata una presentazione istituzionale, che già s’era svolta a Trento, ma un’occasione d’incontro – introdotta e moderata da Alessandra Cattoi - per gli amici vecchi e nuovi di Dellai, già presidente della provincia di Trento. Il quale afferma: "Il Trentino, se si ferma, va indietro. Non può permettersi la mediocrità perché le sfide sono forti, e lenti ma costanti sono gli elementi di erosione della nostra autonomia speciale. Non basta, dunque, avere buoni rapporti col governo amico".