IL POPOLO

Chiesa

Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, fu per quasi trent’anni un diplomatico abile, “anche se – rimarca Alberto Melloni – poco stimato nella Segreteria di Stato”. Poi egli subirà “le accuse e i dileggi della stampa fascista e della destra democristiana”. Il suo saggio sul Papa buono e il “Giornale dell’anima” lo storico reggiano lo dedica ad Enzo Bianchi “e lui sa perché” (noi purtroppo no). L’autore – scrive don Loris Capovilla nella prefazione – “ci reintroduce nel castello interiore di Papa Roncalli, uomo mandato da Dio col nome di Giovanni”.
Era venuto “di un paese lontano”. E il 16 ottobre 1978 fu eletto Papa. Nella serie dei Pontefici Romani è il secondo per la durata del suo Pontificato: 26 anni e 5 mesi (9.665 giorni), contro i 31 anni e 7 mesi di Pio IX (11.573 giorni). Il 1° maggio 2011, sei anni e un mese dopo la morte Karol Wojtyla - Giovanni Paolo II è stato proclamato beato dal suo successore Benedetto XVI. Il 27 aprile 2014 è stato proclamato santo da Papa Francesco.
Con la cerimonia solenne e grandiosa dell'11 ottobre 1962 si è aperto uno dei più importanti avvenimenti del secolo scorso presso il sepolcro del Beato Pietro nel giorno in cui — allora — il calendario faceva memoria della divina maternità di Maria. Si inaugurò dopo tre anni di preparazione e di preghiera. Infatti il 17 maggio 1959, festa di Pentecoste, venne costituita dal Papa Giovanni XXIII la Commissione ante-preparatoria, presieduta dal cardinale Domenico Tardini, Segretario di Stato. Il Concilio così continua. Continua come una grazia straordinaria concessa da Dio alla sua Chiesa, come un arricchimento del patrimonio della fede nell'aggiornamento ai « segni dei tempi » che la Chiesa ha la missione di valutare senza tuttavia che ciò significhi abbandono o mutamento alcuno delle realtà divine che la rendono, come il Cristo e con il Cristo, sempre contemporanea: « Sarò con voi, sempre », simile in questo allo scriba dotto, di cui parla il Vangelo, che trae de thesauro suo nova et vetera.
È in tutte le librerie il nuovo libro di Papa Francesco, Sei Unica. Nelle pagine del libro, autentico manifesto del pensiero papale, le parole di Francesco si alternano a quelle di scrittori e artisti che ama esplorare e celebrare il ruolo insostituibile delle donne. Scrive Papa Francesco: “Tu sei armonia, sei poesia, sei bellezza. Se vogliamo intrecciare l’umanità nel tessuto dei nostri giorni, non possiamo che iniziare da te. Il vostro “genio” può dare un contributo decisivo nella vita pubblica e gioca un ruolo fondamentale nell'ambiente familiare.
Penso a voi e prego per voi. Desidero raggiungervi in questo giorno triste. Un anno fa è divampata la miccia dell’odio; non si è spenta, ma è deflagrata in una spirale di violenza, nella vergognosa incapacità della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra. Il sangue scorre, come le lacrime; la rabbia aumenta, insieme alla voglia di vendetta, mentre pare che a pochi interessi ciò che più serve e che la gente vuole: dialogo, pace. Non mi stanco di ripetere che la guerra è una sconfitta, che le armi non costruiscono il futuro ma lo distruggono, che la violenza non porta mai pace. La storia lo dimostra, eppure anni e anni di conflitti sembrano non aver insegnato nulla.
Nella mia biblioteca personale trovo vari suoi scritti, risalenti soprattutto agli anni Settanta e pubblicati dalla Curia arcivescovile tridentina o dalle Edizioni diocesane. Sono messaggi pastorali o per la Quaresima; sono omelie crismali. Il primo opuscolo è sull’apostolato dei laici nella Chiesa, con la presentazione della nuova dottrina conciliare; l’ultimo è “Sulla via della pace” e segna il suo commiato dalla comunità trentina.
Il Dicastero per la Dottrina della Fede ha diffuso un'ampia e dettagliata nota sui fenomeni spirituali legati a Medjugorje, luogo di pellegrinaggio in Bosnia ed Erzegovina che ha attirato l'attenzione di milioni di fedeli ed è stato oggetto di polemiche nella Chiesa cattolica dal 1981, anno in cui iniziarono le presunte apparizioni della Vergine Maria.
La Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato ricorre il 1 settembre e segna l’inizio del Tempo del Creato, che si conclude il 4 ottobre, festa liturgica di San Francesco d’Assisi. “Spera e agisci con il creato”: è il tema della Giornata di preghiera per la cura del creato. È riferito alla Lettera di San Paolo ai Romani 8,19-25: l’Apostolo sta chiarendo cosa significhi vivere secondo lo Spirito e si concentra sulla speranza certa della salvezza per mezzo della fede, che è vita nuova in Cristo. La proposta dell’ecologia integrale è al centro dell’insegnamento sociale dell’attuale Pontefice. Si tratta di una proposta che, partendo dalla considerazione dell’interdipendenza di tutti gli elementi della realtà, tiene insieme l’ambiente, l’economia, la cultura, il sociale e la vita quotidiana.
“Nessuno accusi il fratello, quasi per scomunicarlo: la parola che oggi il Signore ci dice è coraggio”. “Invitati all’opera di Dio per l’uomo”, la conversazione svolta da don Luigi Giussani davanti agli adulti milanesi del movimento di Comunione e Liberazione prendendo spunto da un discorso del cecloslovacco Zverina, all’inizio di un imprecisato anno sociale, appare particolarmente significativa alla luce delle nuove direttive vaticane circa i movimenti ecclesiali e le aggregazioni laicali.
In occasione della 50 Settimana Sociale dei Cattolici Italiani il Santo Padre Francesco di è recato a Trieste. Al Centro Congressi “Generali Convention Center" ha rivolto ai presenti il suo discorso. Il Beato Giuseppe Toniolo, che ha dato avvio a questa iniziativa nel 1907, affermava che la democrazia si può definire «quell’ordinamento civile nel quale tutte le forze sociali, giuridiche ed economiche, nella pienezza del loro sviluppo gerarchico, cooperano proporzionalmente al bene comune, rifluendo nell’ultimo risultato a prevalente vantaggio delle classi inferiori». Così diceva Toniolo. Alla luce di questa definizione, è evidente che nel mondo di oggi la democrazia, diciamo la verità, non gode di buona salute. Questo ci interessa e ci preoccupa, perché è in gioco il bene dell’uomo, e niente di ciò che è umano può esserci estraneo.