IL POPOLO
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Chiesa
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Papa Francesco continua a programmare la sua agenda per i prossimi mesi. La Sala Stampa della Santa Sede ha pubblicato il programma delle due visite pastorali che il Papa effettuerà ad Assisi il 24 settembre per l'incontro dell'"Economia di Francesco" e nella città lucana il 25 settembre per la chiusura del Congresso Eucaristico Nazionale. In questo modo, Papa Francesco esprime il suo desiderio di partecipare alle iniziative di una Chiesa viva che si sviluppa e dà vita ad attività da cui possano scaturire risposte alle crisi e alle emergenze.
È questo il logo che ci introdurrà nel Giubileo 2025 su cui campeggia il motto “Pellegrini di speranza”. Quattro figure stilizzate indicano l’umanità proveniente dai quattro punti cardinali della terra. Una figura abbracciata all’altra, per richiamare la solidarietà e la fratellanza che devono legare i popoli fra loro. L'apri-fila delle figure è aggrappata alla croce, una croce di speranza. Le onde sottostanti sono mosse per indicare che il pellegrinaggio della vita non sempre si muove in acque tranquille. Spesso le vicende personali e gli eventi del mondo impongono con maggiore intensità il richiamo alla speranza. L’autore del disegno è Giacomo Travisani, che quando ha voluto “personificare” la speranza ha avuto subito chiara un’immagine: la croce. La speranza, è nella croce»
Il Santo Padre Francesco ha inviato un messaggio all’Ambasciatore Alexander Kmentt Presidente della Prima Riunione degli Stati Parte al Trattato sulla proibizione delle armi nucleari in occasione della prima riunione degli stati parte al trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Papa Francesco ha avvertito "delle catastrofiche conseguenze umanitarie e ambientali che deriverebbero dal possibile uso di armi nucleari " e ha posto la seguente domanda: "Come possiamo pensare solo a premere il pulsante per lanciare una bomba nucleare?" Pubblichiamo il Messaggio integrale di Papa Francesco
Nel colloquio avuto qualche giorno fa con i Direttori delle riviste europee di cultura della Compagnia di Gesù papa Francesco ha affermato che, a suo avviso, «è stata dichiarata la terza guerra mondiale» e che la guerra in Ucraina dopo l'invasione russa "forse, in qualche modo, è stata provocata o non impedita". La Civiltà Cattolica ha pubblicato un'intervista al Pontefice dove parla della guerra e svela il suo colloquio con il patriarca Kirill, con il quale ha colloquiato per più di 40 minuti
I leader vaticani hanno ripetutamente dichiarato la loro disponibilità a fornire tutto l'aiuto possibile per raggiungere la pace e fermare le ostilità in Ucraina. Queste affermazioni sono confermate nella pratica. Manteniamo un dialogo aperto e fiducioso. Tutte le iniziative della Santa Sede e di papa Francesco che possono portare alla pace in Europa sono percepite con grande rispetto e, ovviamente, possono essere richieste se vengono soddisfatte le giuste condizioni, ha affermato Alexei Paramonov.
Il trambusto mediatico di questi giorni è solo “fake news” ed è montato da Paesi come gli Stati Uniti, dove c'è una marcata e forte opposizione a Papa Francesco. Il maggiore innesco delle speculazioni è stato l'annuncio della visita alla basilica di Collemaggio (L’Aquila), dove è sepolto Celestino V, il papa del "grande rifiuto", come lo definì Dante Alighieri, e il primo a dimettersi dal pontificato nel 1294 dopo soli quattro mesi per il peso del suo ufficio e per gli intrighi curiali contro di lui. Finì per ritirarsi in una vita di contemplazione, cosa che accadde più tardi con Benedetto XVI.
Il 27 agosto si svolgerà l'ottavo concistoro del pontificato di Francesco. Da quel giorno un futuro conclave avrà 133 cardinali elettori (anche se alcuni cesseranno di esserlo nei prossimi due mesi) e 96 non elettori, per un totale di 229 cardinali. L'ultimo conclave è stato il 28 novembre 2020, nel mezzo di una pandemia. Un 'esercito' cardinalizio che avrà l'opportunità, per la prima volta nella storia di questo Papato, di riunirsi in quello che già alcuni chiamano un 'conclave anticipato' per discutere, e assumere, i principi della riforma della Curia, che entrerà in vigore il prossimo 5 giugno.
La storica enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII venne pubblicata il 15 maggio 1891, esattamente 131 anni fa. Trattasi di una enciclica “intorno alla condizione operaia” e che ancora oggi costituisce un documento fondamentale della dottrina sociale del cattolicesimo. La grande statura intellettuale e politica di Leone XIII emerse inattesa in un momento in cui la "questione romana" sembrava aver confinato il papato nella cittadella vaticana. Leone XIII ha colto i problemi chiave della propria epoca: la nuova forma degli Stati e delle loro relazioni, la questione operaia nel mondo industriale.
Sono molti a domandarsi se Papa Francesco stia facendo tutto quello che può per portare la pace tra Russia e Ucraina. Molti si domandano perché non vada in Ucraina. Perché non nomini mai Vladimir Putin? Sul volo di ritorno da Malta, ha ammesso ai giornalisti quello che tutti presumevano: ossia gli sforzi diplomatici del Vaticano per fermare la guerra. “Non tutto ciò che viene fatto può essere pubblicato, per prudenza, per riservatezza, ma siamo al limite del nostro lavoro”, ha detto.