IL POPOLO

Politica

Achille Grandi nasce nell’agosto del 1883 e lo si può tranquillamente definire come un coraggioso e coerente anticipatore del pensiero e della tradizione del cattolicesimo sociale nell’agone politico. Animato da una forte passione religiosa, Grandi iniziò sin da giovanissimo ad organizzare le masse cattoliche seguendo le indicazioni che provenivano dall’Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone Xlll. E, di conseguenza, iniziò anche ad impegnarsi nelle nascenti organizzazioni sindacali cattoliche emulando un po’ l’esperienza, nella sua zona, delle organizzazioni del Partito socialista italiano.
Giulio Pastore appartiene a quella generazione di cattolici impegnati in politica che hanno fatto un percorso all’insegna della coerenza culturale, della profonda adesione ai valori della dottrina sociale della Chiesa e della totale dedizione agli altri. Quella che un tempo si definiva “il prossimo”. Nato nel 1902, Pastore è parlamentare nella circoscrizione piemontese Torino/Novara/ Vercelli ininterrottamente dal 1948 al 1969 e ricopre il prestigioso ruolo di Ministro in tutti i governi che si succedono tra il 1958 il 1968. È stato fondatore e primo segretario nazionale della Cisl che ha guidato dal 1950 al 1958.
Franco Restivo nasce a Palermo nel 1911. I Restivo erano tra le prime famiglie di Palermo per il prestigio culturale e per il censo. Il padre di Franco, Empedocle, professore di università e avvocato di grido, fu eletto alla Camera prima del fascismo. Franco Restivo, al pari di suo padre, esercitò l'avvocatura, e fu nominato professore all'università di Palermo. Dal 1943 fu docente di diritto costituzionale e successivamente docente di diritto pubblico nell’ Ateneo cittadino, insegnamento che mantiene fino alla sua morte. Dunque in casa sua si masticavano all’unisono diritto e politica. Restivo è un siciliano che amava la terra di Sicilia e la sua millenaria storia. Viveva a Palermo, ma volentieri, specialmente dopo il distacco dalla politica attiva, andava a trascorrere lunghi periodi in una sua fattoria nel Messinese, dove arricchiva di continuo una prestigiosa raccolta di libri di autori siciliani.
Maria Badaloni nacque a Roma il 16 dicembre 1903. Morì a Roma il 26 maggio 1994. Impegnata politicamente nella Democrazia cristiana, alle elezioni politiche del 1953 venne eletta alla Camera dei deputati per la circoscrizione del Lazio, poi riconfermata ininterrottamente nelle Legislature II, III, IV e V. Dal 15 dicembre 1959 al 12 dicembre 1968 fu sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica con delega ai problemi legislativi e amministrativi della scuola elementare e di quella materna. Nel 1972 decise di non ricandidarsi per favorire «un avvicendamento favorevole all'avvento di nuove energie".
Luigi Carraro nacque a Padova il 19 febbraio 1916, dove morì l’8 novembre 1980. Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova, fu senatore della Repubblica Italiana per quattro Legislature consecutive: la V, VI, VII e VIII dal 1968 al 1980. Fu presidente della Commissione Parlamentare antimafia e Vicepresidente del Senato della Repubblica dal 1976 al 1980. Singolare è stata la sua traiettoria politica: sviluppò fin dal 1946 un rapporto con i gruppi dossettiani, con un rapporto personale di stima e comprensione con Giuseppe Dossetti, ma poi si spostò su posizioni centriste, seguendo Mariano Rumor nella corrente di Iniziativa Democratica. Di assoluto rilievo fu lo stretto rapporto di confidenza e amicizia con Antonio Segni.
Ezio Cartotto il giornalista, scrittore e politologo con la passione irrefrenabile per la storia e in particolare per la Rivoluzione Francese di cui conosceva ogni minimo dettaglio, nasce il 5 luglio 1943 a Milano in quei luoghi resi immortali da Celentano nella sua celebre via Gluck. Il giornalismo si sposa perfettamente con l'attenzione alla politica e al mondo sociale di Ezio Cartotto il cui sguardo rivolto politicamente a sinistra non si trasformerà, però, in una visione comunista ...
Oscar Luigi Scalfaro nacque a Novara il 9 settembre 1918. Morì il 29 gennaio 2012 all’età di 93 anni. Nel 1946 iniziò la propria attività politica. Fu eletto a Torino nell’Assemblea Costituente, presentandosi come candidato indipendente nella lista della Democrazia Cristiana. Ricoprì molte cariche di governo. Dal 13 al 23 maggio 1992, dopo quindici votazioni andate a vuoto, anche sotto la spinta emotiva della strage di Capaci del 23 maggio, il Parlamento in seduta comune elesse Scalfaro alla Presidenza della Repubblica al sedicesimo scrutinio, con 672 voti su 1002 votanti. Presta giuramento come Capo dello Stato il 28 maggio 1992. Il suo mandato presidenziale si concluse il 15 maggio 1999, divenendo Senatore a vita. Anche dopo la scadenza del mandato presidenziale, Scalfaro continuò la sua attività politica, e continuò a presentare diversi disegni di legge, tra cui quello sull’emigrazione, e partecipando a numerosi incontri in difesa della Carta Costituzionale e sull’impegno dei cattolici in politica.
Piersanti Mattarella è stato un politico italiano noto per il suo impegno contro la mafia e per il suo ruolo di presidente della Regione Sicilia. La sua vita e la sua tragica morte sono diventate simbolo della lotta contro la criminalità organizzata in Italia. Nel 1967 entrò nell’Assemblea Regionale. In politica adottò uno stile tutto suo: parlò di trasparenza. Parlava sempre di Regione “con le carte in regola”. Fu rieletto per due legislature (1971, con più di quarantamila preferenze, e 1976, con quasi sessantamila preferenze). Il 9 febbraio 1978 fu eletto dall'Assemblea presidente della Regione Siciliana, alla guida di una coalizione di centro-sinistra con l'appoggio esterno del Partito Comunista Italiano.
Ermanno Gorrieri. Ripercorrere la sua operosa vita significa misurarsi con una coscienza libera e tracciare contemporaneamente alcuni momenti salienti della storia italiana del Novecento. Tre sono i «luoghi» che Gorrieri presidia nel corso del sua lunga storia personale e pubblica: la lotta appassionata e militante contro la dittatura negli anni della Resistenza: la convinta partecipazione, all’interno delle più vivaci correnti della sinistra DC e cristiano-sociale al grande progetto di rinnovamento della politica e della società italiana; la lunga fatica, come sindacalista e studioso, per concorrere alla promozione in Italia di una più reale eguaglianza e di una più piena giustizia sociale a servizio delle componenti più deboli della società.
Massimiliano Cencelli nacque a Roma nel 1936. Di suo padre, collaboratore di Pio XII, ricorda l’estrema semplicità. Proprio lui gli descriveva il Papa di quegli anni bui come un uomo essenziale, che cenava in quei tempi con un bicchiere di latte, e che tradiva con i suoi collaboratori il dolore per quanto accadeva. Il suo nome, a partire dal 1981, è tirato in ballo dal solo archivio digitale dell’Ansa 799 volte in relazione al suo celeberrimo "manuale". Il termine "cencellismo" compare ufficialmente anche nella Treccani. Inoltre, non c'è intervista remota o presente in cui il giornalista di turno non chieda lumi sulla sua quasi pitagorica invenzione. Non possiamo esimerci dallo spiegare ai lettori questo "congegno", affidandoci alle stesse parole del suo creatore, secondo un'intervista rilasciata ad Avvenire il 25 Luglio 2003.